In futuro le otturazioni avranno proprietà anticarie grazie ad un materiale intelligente creato dai ricercatori della University of Toronto Faculty of Applied Science & Engineering.
Lo studio
Capita non di rado che quando si cura un dente cariato, i batteri patogeni restino sul dente stesso e nel tempo producano una nuova carie, agendo soprattutto sul margine che unisce la parte di dente rimasta e l’otturazione stessa.
L’idea dei ricercatori canadesi, come riportato su Scientific Reports, è stata quindi quella di creare un materiale intelligente basato su naoparticelle che si autoassemblano per otturazioni a prova di carie.
Oggi i materiali riempitivi contengono antibatterici ma il loro effetto dura davvero poco tempo dopo che l’otturazione è stata effettuata, non più di qualche settimana, dopo di che il dente resta scoperto e a rischio di ammalarsi di nuovo.
Il team di Ben Hatton e Yoav Finer ha pensato di utilizzare un materiale intelligente fatto di minuscole particelle contenenti il prodotto anticarie, particelle che si autoassemblano in modo da massimizzare la densità del farmaco, in modo da far durare la sua azione a lungo, anche per anni dopo l’otturazione.
Se li materiale supererà i test di prova, si potrebbe arrivare un giorno a disporre di un prodotto per otturazioni che riduca il rischio di carie future e quindi le visite dal dentista.