(Reuters Health) -Nei pazienti affetti da cancro, le eruzioni cutanee dovute all’utilizzo di anticorpi monoclonali anti PD-1 e anti Pd-L1, mostrerebbero all’analisi istologica caratteristiche che possono ricondurre al lichen planus, una malattia mucocutanea di origine immunitaria. “La constatazione che le eruzioni cutanee associate a immunoterapia anti-PD-1 presentano peculiarità istologiche tipiche delle lesioni lichenoidi è molto intrigante – ha affermato la Jennifer N. Cho della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago – anche se non conosciamo ancora l’esatto meccanismo patogenetico di questo effetto collaterale che comporta implicazioni per l’eziologia della condizione cutanea riferita al lichen planus”. PD-1 è una molecola inibitoria che si trova sulla superficie delle cellule T.
“Nivolumab e pembrolizumab sono IgG4 anticorpi antagonisti di PD-1 in grado di sbloccare l’inibizione delle cellule T tumore-specifiche, ripristinando l’immunità anti-tumorale – hanno sottolineato gli autori dello studio pubblicato da JAMA Dermatology – La recente approvazione da parte della Food and Drug Administration, FDA, di questi agenti per il melanoma avanzato, il cancro polmonare non a piccole cellule e il carcinoma renale, ha accelerato la necessità di caratterizzare meglio i loro profili di tossicità”.
Lo studio
I ricercatori per fare questo hanno esaminato i dati riferiti a 13 uomini e 7 donne che hanno sviluppato eventi avversi a carico della pelle durante il trattamento con anticorpi monoclonali anti PD-1 e anti PD-L1, usati da soli o in combinazione con un altro farmaco. L’età media del gruppo studiato era di 64 anni. La maggior parte dei pazienti ha manifestato papule eritematose e le biopsie hanno evidenziato caratteristiche di dermatite lichenoide. 18 pazienti sono stati trattati con corticosteroidi topici e solo un paziente ha dovuto sospendere l’immunoterapia. L’80% dei pazienti avevano assunto altri farmaci che tuttavia erano stati ben tollerati. Questo aspetto suggerisce che l’anti PD-1 e l’anti PD-L1 possano essere i responsabili delle reazioni lichenoidi; è anche possibile, però, che gli anticorpi monoclonali possano aver fatto emergere una risposta immunitaria a un farmaco in precedenza tollerato. Sono necessari ulteriori studi per capire questo evento avverso cutaneo e la risposta delle cellule T, “sebbene – ha commentato J. Milano Anadkat della Washington University School of Medicine di St.Louis – la comprensione della tossicità cutanea da chemioterapia continui ad aumentare e i primi risultati rispetto alla terapia con anti PD-1 e anti PD-L1 hanno notevolmente ampliato lo scenario oncologico”.
Fonte: JAMA Dertmatol 2016
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)