(Reuters Health) – I lavoratori che sono a contatto con sostanze chimiche come disinfettanti, deodoranti e sterilizzanti, hanno un rischio del 65% più elevato di soffrire di cancro della tiroide, mentre i pesticidi usati in agricoltura non avrebbero lo stesso effetto. A dimostrarlo è uno studio coordinato da Yawei Zhang, ricercatore di salute ambientale della Yale University di New Haven, in Connecticut. La ricerca è stata pubblicata dal British Medical Journal.
Lo studio
Per lo studio, i ricercatori americani hanno confrontato i dati su 462 adulti con cancro alla tiroide diagnosticato tra il 2010 e il 2011 e 498 controlli sani. Zhang e colleghi hanno chiesto ai partecipanti di segnalare tutti i lavori svolti per almeno un anno nel corso della vita, fornendo informazioni dettagliate sulla denominazione del lavoro, le mansioni svolte, il nome della società, il tipo di industria e le date in cui erano occupati. I ricercatori hanno quindi calcolato la potenziale esposizione a biocidi e pesticidi. In particolare, i pesticidi comprendevano prodotti chimici usati in agricoltura come insetticidi, erbicidi e rodenticidi. I lavoratori che usavano più spesso queste sostanze erano per lo più contadini, allevatori, postini e giardinieri. Tra i biocidi, invece, figuravano sostanza usate in medicina o nelle pulizie. I lavoratori legati maggiormente all’uso di questi prodotti erano gli operatori sanitari coinvolti nella diagnosi e nel trattamento dei pazienti, quelli che aiutavano in casa pazienti psichiatrici e le persone che si occupavano delle pulizie negli edifici. Dai dati raccolti è emerso che le donne, con qualsiasi tipo di esposizione, avevano il 48% in più di probabilità di sviluppare cancro della tiroide, mentre gli uomini avevano una probabilità triplicata. Anche se i meccanismi che collegano l’esposizione a biocidi con il tumore della tiroide non sono chiari, una spiegazione potrebbe essere che le sostanze alterano gli ormoni.“Le persone dovrebbero usare cautela quando applicano pesticidi o altri biocidi per lavoro o a casa, indossando indumenti protettivi o una maschera e lavandosi le mani dopo”, ha sottolineato Zhang.
Fonte: Reuters Health
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular SciencE)