Andare in menopausa prima dei 46 anni aumenterebbe del doppio la probabilità di sviluppare un tumore del seno. È la conclusione cui è arrivato un team guidato da Corrine Welt, dell’Università dello Utah di Salt Lake City (USA). I risultati della ricerca sono stati pubblicati su The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism.
Lo studio ha preso in considerazione le donne con insufficienza ovarica primaria, che determina una menopausa precoce e che nel 43% dei casi è ereditaria. I ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche di database che includono l’85% della popolazione dello Utah. In questo modo, il team ha scoperto che tra il 1995 e il 2021, 613 donne hanno ricevuto una diagnosi di insufficienza ovarica primaria e altre 165 di menopausa precoce.
Dai risultati è emerso che, rispetto alla popolazione generale, le donne in menopausa precoce sono andate incontro a cancro del seno con una probabilità quasi del doppio e che i parenti di secondo grado (zie, zii, nonni, nipoti) avevano un rischio maggiore del 30% di tumore del seno e un rischio maggiore del 50% di tumore del colon. Infine, un gruppo più ampio di parenti di primo, secondo e terzo grado aveva un rischio maggiore del 30% – 60% di cancro alla prostata.
Esaminando il DNA di sei donne con insufficienza ovarica primaria, i ricercatori hanno scoperto che tutte avevano una mutazione in uno dei geni che mantengono sane le cellule, che comprometterebbe la salute delle ovaie e aumenterebbe il rischio di crescita cellulare incontrollata.
The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism (2024) – doi: 10.1210/clinem/dgae480