I rifugiati sono ad alto rischio di sviluppare disturbi mentali. Uno studio internazionale pubblicato dalla rivista World Psychiatry ha valutato l’efficacia di un intervento psicologico di auto-aiuto sviluppato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, chiamato Self-Help Plus, nel prevenire lo sviluppo di disturbi mentali tra i rifugiati siriani che soffrono di disagio psicologico in Turchia.
Lo studio randomizzato controllato a due braccia è stato condotto in due aree turche. I partecipanti idonei erano rifugiati siriani adulti che soffrivano di disagio psicologico (questionario sulla salute generale con punteggio di almeno 3), ma senza una diagnosi di disturbo mentale. Sono stati assegnati in modo casuale al braccio Self-Help Plus (costituito da Self-Help Plus combinato con Enhanced Care as Usual, ECAU) o solo ECAU in un rapporto 1:1. Self-Help Plus era un supporto di gruppo che prevedeva l’intervento di due facilitatori in cinque sessioni.
L’outcome primario era la presenza di qualsiasi disturbo mentale valutato dalla Mini International Neuropsychiatric Interview al follow-up di sei mesi. Le misure di esito secondarie erano la presenza di disturbi mentali al post-intervento e disagio psicologico, sintomi di disturbo da stress post-traumatico e depressione, esiti psicologici identificati personalmente, menomazione funzionale, benessere soggettivo e qualità della vita post-intervento e follow-up a sei mesi.
Sono stati arrolati in totale 642 partecipanti che sono stati assegnati in modo casuale a Self-Help Plus (322) o ECAU (320). I partecipanti a Self-Help Plus avevano una probabilità significativamente inferiore di avere disturbi mentali al follow-up di sei mesi rispetto al gruppo ECAU (21,69% contro 40,73%). L’analisi degli esiti secondari ha suggerito che Self-Help Plus non era efficace immediatamente dopo l’intervento, ma era associato a effetti benefici al follow-up di sei mesi in termini di sintomi di depressione, esiti psicologici identificati personalmente e qualità della vita.
Self-Help Plus quindi secondo gli autori può essere essere una strategia efficace per prevenire l’insorgenza di disturbi mentali. Sulla base di questi risultati, questo intervento psicologico di auto-aiuto a bassa intensità potrebbe essere ampliato come strategia di salute pubblica per prevenire i disturbi mentali nelle popolazioni di profughi esposte alle continue avversità.
Bibliografia:
Acarturk C, et al., Effectiveness of a WHO self-help psychological intervention for preventing mental disorders among Syrian refugees in Turkey: a randomized controlled trial. World Psychiatry. 2022 Feb;21(1):88-95. doi: 10.1002/wps.20939.