(Reuters Health) – La notizia è molto americana, per contenuti e ambientazione, ma, al netto della localizzazione, deve far suonare un campanello d’allarme anche al di qua dell’Oceano. Da uno studio pubblicato dal Journal of Adolescent Health, è emerso che i ragazzi bullizzati hanno maggiori probabilità di impugnare una pistola rispetto ai loro coetanei che non sono state vittime di bullismo. “Interventi, formazione e iniziative poltiche sono necessari per salvaguardare il benessere non solo di questi ragazzi, ma anche dei loro compagni e della comunità in senso ampio”, dice Maayan Simckes, dell’Università di Washington di Seattle, autrice principale dello studio.
Lo studio
I ricercatori hanno utilizzato dati raccolti da un campione rappresentativo che aveva partecipato al National Crime Victimization Survey. Oltre a chiedere ai partecipanti di raccontare eventuali episodi di bullismo subiti, l’inchiesta ha indagato anche se questi adolescenti avessero accesso a una pistola carica, senza il permesso di un adulto. Nel complesso, il 4,2% degli adolescenti ha dichiarato di aver avuto accesso a un’arma carica senza il permesso di un adulto. Quasi il 19% degli studenti ha riferito di essere stato protagonista di episodi di bullismo a scuola o durante l’attività sportiva, circa il 2% ha parlato di cyber bullismo su internet e circa il 6% ha raccontato di essere stato vittima di entrambi i tipi di bullismo. In quest’ultimo gruppo, il 15% ha dichiarato di aver avuto accesso a una pistola carica senza il permesso di un adulto. I ricercatori hanno detto che lo studio non è in grado di spiegare perché gli adolescenti bullizzati abbiano maggiori probabilità di avere libero accesso a pistole cariche e che ricerche future dovranno approfondire la questione.
Fonte: Journal of Adolescent Health 2017.
Andrew M. Seaman
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)