I bambini che nascono con la testa grande sembrano essere più intelligenti e avere migliori risultati negli studi. A rivelarlo è una ricerca dell’Università di Edimburgo, pubblicata su Molecular Psychiatry, che ha studiato il legame tra i geni, il quoziente di intelligenza e la salute generale. In questo modo i ricercatori sono arrivati a collegare le dimensioni del capo di un neonato con i suoi risultati scolastici, che saranno migliori quanto più la testa è grande.
Nello studio sono stati usati i dati di 100mila britannici, conservati in una biobanca che custodisce i campioni (urine, sangue e saliva) di mezzo milione di persone tra i 37 e 73 anni, oltre alle informazioni su stile di vita, formazione e condizione sociale. Le analisi hanno così mostrato che i bambini nati con la testa più grande hanno molte più probabilità di laurearsi, e di avere punteggi migliori ai test di ragionamento verbali e numerici.
”Abbiamo osservato un’associazione significativa – scrivono i ricercatori nello studio – tra migliori punteggi nei test cognitivi, e volume intracranico, circonferenza della testa nei neonati e abilità cognitive nell’infanzia”. I ricercatori sono anche riusciti a identificare 17 geni che influiscono sulle funzioni cerebrali, la salute mentale e fisica. ”Lo studio supporta la teoria esistente – commenta la ricercatrice Saskia Hagenaars – che chi ha migliori condizioni di salute complessive è probabile che sia più intelligente”.
E pensare che con il testone che hanno abbiamo sempre parlato male degli Asini!
Quale errore!
Come potevamo sbagliarci tanto!
E pensare che la mamma di Einstein quando mandava il figlio a comprare le patate gli consigliava di metterle nel cappellino!
Meno male che almeno qualcuno si è salvato e ha fato carriera.
Avevano visto bene gli scienziati nazisti, ma la storia la scrivono i vincitori.
Meditate gente, meditate ……… cosa tutto produce la scienza!
Quali voti, esami, concorsi, prove, titoli:
basta misurare la circonferenza cranica.
Tanto, per quello che servirà …….
Ci sono gli Otmar Freiherr von Verschuer, gli Anders Breivik, e le Saskia Hagenaars. E gli idiota chi se li filano. Non so chi preferire, mi dispiace.
Sulle malattie, spesso drammatiche, croniche, morti in giovane età e condizioni di povertà a volte dei vari grandi geni dell’umanità c’è ampia letteratura.
Poi arriva “Molecular Psychiatry” in cerca di autori.
Ce n’era veramente bisogno.