I dispositivi portatili per l’ecografia possono costituire un’alternativa ai raggi X per la diagnosi delle fratture all’avambraccio nei bambini, riducendo i tempi di attesa per le famiglie al Pronto Soccorso e, nel contempo, esponendo i bambini a un quantitativo minore di radiazioni. È quanto emerge dallo studio di un team della Griffith University, in Australia, pubblicato dal New England Journal of Medicine.
Lo studio
Per lo studio sono stati presi in considerazione 270 bambini di età compresa tra cinque e 15 anni, arruolati per un trial randomizzato che prevedeva un check-up a 28 giorni e un altro a otto settimane. L’esame è stato eseguito da infermieri, fisioterapisti e medici del pronto soccorso in quattro ospedali australiani. Confrontando la radiografia all’ecografia, lo studio ha mostrato che la maggior parte dei bambini diagnosticati con una frattura dell’avambraccio attraverso l’ecografia è tornata alla piena funzionalità fisica in modo comparabile all’utilizzo della radiografia. Meno di un terzo dei bambini che si è sottoposto a ecografia, inoltre, ha avuto bisogno di una radiografia di follow-up e di cure presso una clinica ortopedica.
“Con l’ecografia, i bambini sono esposti a meno radiazioni e stanno meno tempo in pronto soccorso”, come spiega Robert Ware, autore senior della ricerca, secondo il quale le famiglie “sono anche più soddisfatte del trattamento ricevuto”.
Fonte: New England Journal of Medicine 2023