Aumentano le dermatiti ‘professionali’, spesso non riconosciute né denunciate: i casi noti sono circa 600 l’anno ma si stima un sommerso molto piu’ numeroso e in aumento, e ciò ‘per colpa’ della crisi e della paura di perdere l’impiego denunciando una patologia lavorativa. A segnalarlo sono gli esperti della Società Italiana di Dermatologia Allergologica Professionale e Ambientale (SIDAPA), riuniti per il congresso nazionale in corso a Caserta. ”È necessario migliorare la segnalazione dei casi per ottimizzare la prevenzione”, affermano i dermatologi sottolineando che i nuovi allergeni che possono provocare dermatiti in ambiente lavorativo scoperti negli ultimi 8 anni sono 119, su un totale di 172 nuovi allergeni individuati, e sono in crescita a un ritmo di circa 20 all’anno. Ben il 40% delle dermatiti, avvertono gli esperti, è causato da allergeni che si incontrano appunto in ambiente di lavoro. A rischio soprattutto chi è impiegato in centri estetici, ma sono molto diffuse anche le dermatiti da farmaci tra medici, infermieri e badanti. In pericolo pure giardinieri, baristi, ristoratori, idraulici e falegnami. In aumento pure le dermatiti da ‘gratta e vinci’ tra i tabaccai.
Post correlati
-
Leucemia Mieloide Cronica, la parola ai pazienti
La Leucemia Mieloide Cronica (LMC) fa meno paura rispetto al passato, grazie... -
Vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale (RSV). L’impatto sull’ospedalizzazione degli anziani in Scozia
La rivista Lancet Infectious Disease ha pubblicato recentemente uno studio sull’impatto della... -
Sclerosi multipla secondaria progressiva non recidivante: tolebrutinib ritarda la progressione della disabilità
Il New England Journal of Medicine (NEJM) ha pubblicato i risultati dello...