(Reuters Health) – Da un recente studio messicano emerge che, nelle persone con disturbi dello spettro autistico, la cognizione risulta compromessa sin dal primo episodio schizofrenico.
In letteratura alcuni studi indicano che le persone con schizofrenia presentano un progressivo calo nei domini cognitivi durante i primi dieci anni di malattia, mentre altri hanno suggerito che la maggior parte dei deficit cognitivi siano già presenti durante il primo episodio e successivamente rimangano stabili.
Lo studio
Camillo de la Fuente-Sandoval e colleghi, dell’Istituto nazionale di neurologia e neurochirurgia di Città del Messico, hanno esaminato la natura temporanea dei deficit cognitivi su tre gruppi di pazienti naive agli antipsicotici: 87 ad alto rischio clinico (CHR) per psicosi, 64 con primo episodio di psicosi (FEP) e 40 con schizofrenia cronica. Inoltre, hanno incluso 102 controlli sani.
La cognizione, valutata con la Measurement and Treatment Research to Improve Cognition in Schizophrenia (MATRICS) Consensus Cognitive Battery, risultava significativamente compromessa in tutti i gruppi di pazienti rispetto al gruppo di controllo.
La compromissione cognitiva era significativamente maggiore nei pazienti con un primo episodio di psicosi o schizofrenia cronica, senza alcuna differenza significativa tra i due gruppi.
All’interno dei gruppi con primo episodio di psicosi e schizofrenia cronica, non sono emerse associazioni significative tra la durata della psicosi non trattata e un qualsiasi dominio cognitivo.
Fonte: JAMA Psychiatry
Will Boggs
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)