Utilizzare regolarmente il dispositivo a pressione positiva per le vie aeree (CPAP) in caso di apnea ostruttiva notturna apporta benefici anche al rapporto con il partner. A mostrarlo è una ricerca che sarà presentata il 5 giugno a SLEEP 2024, l’incontro dell’American Academy of Sleep Medicine che è in corso a Houston, in Texas. L’abstract dello studio è stato pubblicato su un supplemento della rivista Sleep da un team coordinato da Wendy Troxel, dell’Università dello Utah.
Nei casi di apnea notturna, il russare è uno dei sintomi più riconoscibili ed è spesso un fastidio per i partner che condividono il letto con la persona che ne soffre. La terapia con CPAP prevede l’utilizzo di una maschera che mantiene la gola aperta durante il sonno. Per lo studio, sono state coinvolte 36 coppie comprendenti pazienti che avevano iniziato il trattamento CPAP per l’apnea notturna e i loro partner. Nell’arco di tre mesi, sono stati registrati i dati di aderenza alla terapia e attraverso l’actigrafia – uno dei principali esami diagnostici per lo studio del sonno – sono state valutate la durata e l’efficienza del sonno, mentre la soddisfazione relazionale è stata misurata da questionari auto-riferiti.
I risultati mostrano che una maggiore aderenza alla terapia CPAP è associata a livelli più elevati di soddisfazione nella relazione di coppia e a livelli più bassi di conflitto relazionale. Inoltre, un sonno migliore dei pazienti è stato associato a livelli più elevati di soddisfazione relazionale, come riferito sia dal paziente che dal partner. “Riconoscere che il sonno e i disturbi collegati hanno un impatto sulla qualità di una relazione potrebbe motivare le persone con apnea notturna ad aderire al trattamento”, conclude l’autrice Wendy Troxel.
Fonte: SLEEP 2024