Il 7% degli incidenti stradali è dovuto alla Sindrome delle apnee ostruttive del sonno (Osas), una patologia del sonno molto diffusa tra gli adulti che causa sonnolenza durante il giorno. A calcolare la cifra, che per l’Italia equivale a 7.360 sinistri, è stato uno studio italiano pubblicato sulla rivista Chronic Respiratory Disease. I ricercatori guidati da Sergio Garbarino dell’Università di Genova hanno applicato ai dati sugli incidenti stradali in Italia un modello statistico che teneva conto del rischio individuale per una paziente con la sindrome.
Gli incidenti dovuti alla sindrome, nel 2014 sono stati causa di 231 morti e 12.180 feriti. Con dei progetti di prevenzione, spiega Garbarino, si potrebbero risparmiare 1,5 miliardi di euro l’anno. “L’Osas è una malattia da cui si può guarire – spiega – La prevenzione e il trattamento precoce sono l’arma vincente che permette di migliorare la salute e la sicurezza dei cittadini spesso inconsapevoli di questa diffusissima malattia, permettendo inoltre di ridurre gli enormi costi socio-economici tali da incidere perfino sul nostro PIL”.
L’incidenza della sindrome nella popolazione italiana, rileva Antonio Sanna dell’ospedale San Jacopo di Pistoia, è molto alta. “I più recenti dati epidemiologici – sottolinea Sanna, uno degli autori dello studio – indicano che l’Osas di grado moderato e grave ha una diffusione nella popolazione adulta pari a circa il 50% nell’uomo e circa il 23% nella donna. Non è solo causa di eccessiva sonnolenza, ma rappresenta anche un fattore di rischio ed e’ spesso associata alle principali patologie del mondo occidentale, quali obesità, sindrome metabolica e diabete, infarto del miocardio, ictus, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, disturbi cognitivi ed insufficienza respiratoria”.