Antibiotico resistenza: entro il 2050 in Italia 450.000 morti

Entro il 2050 in Italia ci potrebbero essere 450mila morti a causa della resistenza agli antibiotici (Amr), con un costo per il nostro Servizio sanitario pari a 13 miliardi di dollari. E l’Italia è già oggi al primo posto tra i paesi Ocse per mortalità, con 10.780 decessi l’anno a causa di infezioni da uno degli 8 batteri ormai resistenti ai farmaci antibiotici. A fare il punto sul fenomeno è Farmindustria, in un incontro per focalizzare i numeri di questa emergenza.

L’impatto economico della Amr “potrebbe avere nel 2050, nella peggiore delle ipotesi, ripercussioni più pesanti della crisi finanziaria 2008-9, come avverte la Banca mondiale – rileva il presidente Farmindustria Massimo Scaccabarozzi – per un totale di 2,4 mln di morti nei 33 Paesi Ocse entro il 2050″. Insomma, una minaccia crescente che vede tra le sue cause primarie anche l’uso eccessivo di antibiotici negli allevamenti animali, in Italia più che negli altri Paesi. In generale, infatti, fino al 75% degli antibiotici utilizzata per l’acquacoltura può disperdersi nell’ambiente circostante ed il 70% degli antibiotici è oggi impiegato proprio per gli animali.

L’Amr, ha avvertito Ranieri Guerra, assistant director general strategic initiatives dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), “rappresenta il maggior rischio per la tenuta dei conti della sanità nei prossimi 10 anni, con un costo mondiale di 120 mld di dollari al 2050. Ed una grande problema è rappresentato dall’uso di antibiotici negli allevamenti animali, che innesca la catena della resistenza”. In realtà l’Oms ha vietato l’uso di antibiotici per favorire la crescita degli animali, permettendolo solo in caso di malattia e previa prescrizione.

Ma il problema, ha ricordato Scaccabarozzi, “è dato dal mercato nero parallelo, che sfugge ai controlli pur stringenti”. Ma il contrasto all’Amr passa anche dai nuovi farmaci, al cui sviluppo stanno puntando le aziende del farmaco data l’attuale scarsità di nuove molecole in questo ambito: 59 sono i nuovi antibiotici in fase di sviluppo, di cui 17 per il trattamento delle infezioni più pericolose.

Post correlati

One Thought to “Antibiotico resistenza: entro il 2050 in Italia 450.000 morti”

  1. Pier Danio FORNI

    la presenza di antibiotici nella carne e nei pesci d’allevamento dovrebbe condizionare la spesa del consumatore. Alcuni ne tengono conto, altri nemmeno sanno di cosa si tratta. Ma è così facile individuare l’alimento che potrebbe contenerli? No. Il consumatore dovrebbe avere la possibilità di leggere anche questo dato così come può conoscere gli ingredienti, la provenienza, data di scadenza, valori nutrizionali, ecc. C’è poi la questione dei farmaci che vengono dati dai medici con poca attenzione alle reali necessità e dei cittadini che li chiedono a gran voce. In questo caso occorre una campagna d’informazione seria e molto diffusa, trasmissioni televisive come quelle che si fanno per le raccolte fondi, pubblicità massiccia. Se la gente sapesse come stanno le cose, in pochi anni il pericolo cesserebbe.

Lascia un commento



SICS Srl | Partita IVA: 07639150965

Sede legale: Via Giacomo Peroni, 400 - 00131 Roma
Sede operativa: Via della Stelletta, 23 - 00186 Roma

Popular Science Italia © 2024