Il mondo ha fame di antibiotici; in soli dieci anni il consumo è aumentato del 36% tra il 200 e il 2010. Il fenomeno è spinto soprattutto dai Paesi in via di sviluppo come Sudafrica o India dove si possono acquistare senza ricetta. Ad affermarlo è un rapporto del Center for Disease Dynamics, Economics and Policy di Washington pubblicato da Lancet Infectious Diseases, che ha dato vita anche alle prime mappe globali del consumo e della prevalenza dei batteri resistenti.
L’organizzazione ha usato i dati della letteratura scientifica e della sorveglianza per monitorare il trend di uso degli antibiotici in 69 paesi, e il tasso di resistenza di 12 batteri in 39 di questi. In Italia il consumo di antibiotici vede 15.761 dosi ogni mille abitanti, fra i più alti nel mondo occidentale, ma inferiore a paesi come Usa o Francia. In generale molto alti sono invece i tassi di resistenza.
“Abbiamo anche osservato che l’uso degli antibiotici negli allevamenti è in forte crescita nel mondo”, scrivono gli autori. “Il problema è particolarmente acuto in Cina, dove nel 2010 sono state usate 15mila tonnellate di farmaci per questo scopo e il paese progetta di raddoppiare questo dato entro il 2030”.