(Reuters Health) – I ragazzi che fumano sigarette elettroniche hanno minori possibilità di essere “scoperti” dai genitori rispetto ai loro coetanei che fumano sigarette tradizionali.
È quanto emerge dall’ampia messe di dati fornita dal Population Assessment of Tobacco and Health Study americano, che ha valutato che ha valutato l’uso di prodotti a base di tabacco da parte degli adolescenti, la consapevolezza dei genitori di ciò e il ruolo delle regole familiari sul consumo di tabacco in 23.170 ragazzi dai 12 ai 17 anni, seguiti in quattro bienni: 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016 e 2016-2017.
Nel complesso, l’uso di tabacco da parte degli adolescenti si è dimostrato raro. Nei quattro periodi di studio, la maggior parte dei ragazzi (dal 77,7% all’81%) ha segnalato di non aver mai usato tabacco e solo una minoranza ha dichiarato di averne fatto uso (dal 12,1% al 14,8%).
Per quanto riguarda la consapevolezza da parte dei genitori circa l’abitudine al fumo dei figli, questa si è rivelata bassa per i genitori di figli che usavano solo sigarette elettroniche (odds ratio aggiustato 0,27).
Nel caso dei ragazzi che facevano uso di prodotti a base di tabacco, i genitori hanno mostrato una consapevolezza maggiore (aOR 1,17).
“Le sigarette elettroniche possono apparire agli occhi di un genitore come un dispositivo tecnologico e non rilasciano un odore rivelatore come il fumo di sigaretta”, osserva il coautore dello studio Benjamin Chaffee del Center for Tobacco Control Research and Education della University of California di San Francisco.
Fonte: Pediatrics
Lisa Rapaport
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)