Per evitare 300 milioni di morti in 35 anni a causa della carenza di nuovi antibiotici serve un investimento, pubblico e privato, di 37 miliardi di dollari in dieci anni. La cifra è stata elaborata da Jim O’Neill, economista britannico, in un documento per il governo, secondo cui anche in termini economici l’investimento è minimo rispetto ai danni che riuscirebbe a evitare. La proposta di O’Neill, famoso per aver inventato l’espressione “Brics” per i paesi emergenti, è di istituire un “fondo per l’innovazione” da circa due miliardi di euro per cinque anni che sarebbe usato soprattutto da Università e piccole compagnie biotech per la ricerca di base. Il resto dei fondi andrebbe a incentivare le aziende in base ai risultati ottenuti.
”Sono aperto a differenti forme di finanziamento – spiega l’economista al Wall street Journal – ma quasi sicuramente almeno una parte dei fondi dovrebbe venire dai contribuenti globali. La somma è comunque modesta se confrontata con il costo economico del problema”. Secondo l’esperto con il trend attuale il fenomeno della resistenza agli antibiotici ucciderà 300 milioni di persone nei prossimi 35 anni, provocando un calo del Pil mondiale tra il 2 e il 3,5%, corrispondente a 60-100mila miliardi di perdite da qui al 2050.