(Reuters Health) – Per la diagnosi dell’influenza A e B nei bambini e negli adulti, i nuovi saggi immunologici digitali (DIA) e i test rapidi di amplificazione dell’acido nucleico (NAAT) sarebbero molto più sensibili dei classici test diagnostici rapidi classici (RITDs). A dimostrarlo sarebbe stata una revisione e una meta-analisi pubblicata sugli Annals of Internal Medicine. La ricerca è stata coordinata da Jesse Papenburg della McGill University Health Center di Motreal (Canada).
Lo studio
Papenburg e colleghi hanno messo a confronto l’accuratezza diagnostica dei RIDT in commercio – test in grado di rilevare la presenza di antigeni virali attraverso saggi immunologici in meno di 30 minuti – e dei DIA e NAAT rapidi per la rilevazione dell’infezione da influenza A e B nei pazienti con sospetta influenza rispetto alla polimerasi RT-PCR. In 130 studi sui RIDT tradizionali, 19 sui DIA e 13 sui NAAT rapidi, la specificità era di almeno il 98,3%, senza differenze clinicamente rilevanti. La sensibilità dei DIA sarebbe stata di 25,5 punti percentuali più alta per la diagnosi di influenza A (80%) e di 23,5 punti percentuali in più per l’influenza di tipo B (76,8%) rispetto ai RIDTs. Le sensibilità dei NAAT rapidi era ancora più alta: 37,1 punti percentuali maggiore per l’influenza A (91,6%) e 41,7 punti percentuali in più per l’influenza di tipo B (95,4%) rispetto ai tradizionali RIDT e 11,5 e 18,2 punti percentuali in più rispetto ai DIA. La sensibilità era superiore nei bambini rispetto agli adulti, tranne che nei NAAT per l’influenza A.
I commenti
“I risultati del nostro studio, utilizzando RT-PCR come standard di riferimento, suggeriscono che le RIDT tradizionali sono in fase di eliminazione da parte di agenzie regolatorie come la FDA proprio per la scarsa sensibilità, specialmente negli adulti – affermano i ricercatori – Ulteriori analisi cliniche e di costo-efficacia su DIA e NAAT dovrebbero aiutare a guidare le decisioni sull’applicazione dei test rapidi per l’influenza nella pratica clinica”.
Fonte: Annals of Internal Medicine
di Reuters Staff
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)