Così il direttore generale dell’Aifa oggi pomeriggio nel suo intervento all’evento promosso dalla collaborazione tra l’Intergruppo parlamentare Scienza & salute e Sics editore annunciando che la Cts di Aifa si riunirà domani alle 17 dopo l’atteso responso di Ema. Non è invece ancora chiaro se verrà posta un’indicazione sull’età. Probabilmente si seguirà la stessa via intrapresa per AstraZeneca con una indicazione preferenziale per gli over 60
Già domani sera potrebbe arrivare il semaforo verde da Ema per il vaccino contro il Covid di Johnson & Johnson. Il Prac dell’Ema audirà anche la Fda statunitense per fare il punto sulle decisioni in corso anticipando in questo senso la riunione dei Cdc americani, per il pronunciamento su questo vaccino che è stata fissata solo per venerdì 23 aprile. “Ma in ogni caso, se il parere di Ema sarà favorevole – ha detto oggi il Direttore Generale di Aifa Nicola Magrini intervenuto oggi al webinar “Aspettando Camerae Sanitatis – Lotta al Covid: vaccini e anticorpi monoclonali” – siamo pronti a ripartire con le vaccinazioni già da mercoledì, anche se il consulto con la Fda americana non dovesse essere concluso”.
Magrini ha quindi annunciato che la Commissione tecnica scientifica di Aifa si riunirà domani alle 17 “per dare il via libera alle somministrazioni con questo vaccino se, come crediamo, sarà confermato che il rischio di eventi avversi come quelli segnalati è molto raro”.
“Teniamo conto anche dell’asimmetria delle asimmetrie presenti al di qua e al di là dell’Atlantico. Gli Stati Uniti si sono infatti tenuti una quota di vaccini molto superiore a quella in dotazione all’Europa, non hanno un problema di fabbisogno vaccinale come noi e quindi possono anche permettersi di mettere uno o due vaccini in stand by mentre noi vorremmo poter disporre di tutti i vaccini acquistati ed abbiamo bisogno di poter utilizzare questo quarto vaccino così come stiamo facendo con AstraZeneca”, ha aggiunto il direttore generale dell’Aifa.
Va sottolineato comunque che al momento, e su questo Magrini non si è pronunciato, non è ancora chiaro se, così come accaduto per AstraZeneca, anche per Johnson & Johnson ci sarà un’indicazione da parte dell’Aifa su un utilizzo per una determinata fascia d’età.
Con ogni probabilità si opterà nuovamente per un’indicazione preferenziale per gli over 60. Se non altro per il fatto che, da piano vaccini, è proprio questa la fascia anagrafica sulle quali le Regioni dovranno concentrarsi nei prossimi mesi con l’obiettivo di vaccinarli tutti entro la fine di giugno. Tra l’altro, Johnson & Johnson – al momento unico vaccino monodose contro il Covid autorizzato in UE – era anche uno di quelli più indicati per essere utilizzato con ‘facilità’ nei canali delle farmacie e dei medici di famiglia.
Del resto, nel pomeriggio di domani, molto probabilmente Ema ricalcherà quanto già fatto con il vaccino di AstraZeneca, limitandosi a far aggiornare il riassunto delle caratteristiche del prodotto, inserendo le trombosi del seno venoso cerebrale (CVST) in combinazione con bassi livelli di piastrine (trombocitopenia) come possibili eventi avversi molto rari. Difficilmente verranno suggeriti limiti di età.
A quel punto, dopo il pronunciamento del Prac, si muoveranno gli enti regolatori nazionali e si dovrebbe dare ufficialmente il via alle prime vaccinazioni con Johnson & Johnson in Europa, in attesa delle nuove consegne. Sperando che questo ulteriore stop di una settimana non faccia ritardare la tabella di marcia della campagna vaccinale.
di Giovanni Rodriquez