(Reuters Health) – Alcol e marijuana “rovinano” le medie scolastiche ed universitarie, senza fare differenze tra “secchioni” e studenti meno brillanti. A decretarlo è uno studio australian-statunitense condotto tra gli studenti del college. L’abuso di sostanze è stato a lungo correlato a scarsi risultati, voti più bassi e difficoltà a trovare e mantenere buoni lavori. Questo nuovo studio esamina più da vicino le medie dei voti degli studenti USA che iniziano il college con un analogo potenziale accademico, ma fanno uso di diversi quantitativi di marijuana e alcool.
La premessa
Rispetto ai giovani che si astengono da queste sostanze, quelli che bevono molto ma non fumano tanta marijuana tendono a ottenere voti più bassi nel primo semestre del college, ma riescono ad alzare la media. Chi invece fa un grande uso sia di marijuana sia di alcool continua a prendere voti bassi per tutto l’anno scolastico. “Siamo rimasti sorpresi dal fatto che gli studenti che consumavano grandi quantità di alcool e pochissima marijuana non avessero un calo consistente nella media dei voti”, ha affermato l’autore principale dello studio Shashwath Meda, dell’Olin Neuropsychiary Research Center e dell’Hartford Hospital in Connecticut.“Chi ha moderato l’abuso di sostanze durante il periodo di studio è stato capace di riprendersi e ottenere migliori prestazioni a livello accademico”. Sia l’alcool che la marijuana possono compromettere memoria, attenzione, funzione esecutiva e capacità di individuare differenze visive e spaziali tra gli oggetti.” Ciò rende gli studenti meno efficienti nello studio e nel memorizzare le informazioni in classe”, hanno scritto i ricercatori su PLoS ONE, online l’8 marzo.
Lo studio
Il team ha esaminato i dati di sondaggi mensili sull’uso di sostanze e alcool completati da 1142 studenti in quattro semestri a partire dal primo anno di università. I questionari chiedevano per quanti giorni nel mese precedente i ragazzi avessero fumato marijuana o fossero ubriacati e quanti drink avessero consumato ogni volta che avevano bevuto.
Gli studenti sono stati divisi in tre gruppi: quelli che consumavano poco alcool o facevano uno scarso uso di marijuana, quelli che bevevano molto ma non fumavano tanti spinelli e i grandi consumatori di entrambe le sostanze. I ricercatori hanno raccolto dati anche sulle medie dei partecipanti rivolgendosi ai funzionari di college e università e basandosi sui risultati degli esami di attitudine scolastica (SAT) per l’ammissione al college.
Le conclusioni
“I tre gruppi non presentavano differenze nei punteggi ottenuti nei SAT all’inizio del college”, ha dichiarato Wayne Hall, del Center for Youth Substance Abuse Research della University of Queensland in Australia. Per il primo semestre, il gruppo più sobrio aveva una media di 3,1, mentre quello più attivo nel bere presentava una media di 3,03, una differenza statisticamente significativa, anche se entrambi si avvicinano al grado B. Non tutti i college e le università usano lo stesso sistema di valutazione. I grandi bevitori e fumatori di marijuana sono rimasti più indietro, con una media di 2,66, che potrebbe rappresentare un B- o un C+ nel sistema scolastico statunitense. Gli studenti che hanno ridotto la marijuana sono migliorati con il tempo rispetto ai giovani rimasti grandi consumatori di alcool e marijuana per tutto il periodo di studio. “I nuovi risultati chiariscono i reali rischi accademici per gli studenti del college provocati dall’uso combinato di alcool e marijuana ad alti livelli”, dice Mark Olfson, ricercatore in psichiatria presso la Columbia University di New York non coinvolto nello studio. “I genitori dovrebbero essere incoraggiati a parlare apertamente di alcool e marijuana con i loro ragazzi prima che vadano al college”.
Fonte: PLoS ONE 2017
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)