Il diabete ”cambia” il cervello dei giovani: i ragazzi con questa malattia, rispetto a
coetanei sani, presentano infatti differenze marcate, con zone di ridotto volume della materia grigia in diverse aree cerebrali. A rivelarlo è uno studio presentato alle Scientific Sessions della American Diabetes Association’s in corso a New Orleans.
Lo studio
Condotto da Jacob Redel dell’ospedale pediatrico di Cincinnati, il lavoro ha coinvolto 20 adolescenti sani e altrettanti con diabete. In passato alcuni studi avevano evidenziato che i giovani diabetici totalizzano punteggi inferiori ai test delle funzioni cognitive rispetto a coetanei sani; lo stesso è stato osservato – in maniera ancora più marcata – nei diabetici adulti che convivono con la malattia da un maggior numero di anni. I pediatri Usa hanno voluto vedere se alla malattia fossero anche associate differenze di carattere anatomico-strutturale a livello neurale.
Così, hanno sottoposto tutto il campione a risonanza magnetica e trovato marcate differenze nel volume della materia grigia nel cervello dei diabetici rispetto a quello dei coetanei sani. Le aree interessate dalle diversità di volume riguardano funzioni importanti quali l’udito, la vista, le emozioni, la memoria, le capacità di linguaggio, di prendere decisioni, di auto-controllo. Gli esperti hanno anche visto che i diabetici hanno più difficoltà a pronunciare e a percepire il suono di parole nuove non familiari. Si tratta di uno studio solo iniziale, il prossimo passo sarà vedere se i giovani con diabete meno controllato e glicemia maggiore hanno differenze cerebrali più estese; in questo modo si potrà capire se è proprio la malattia a causare tali anomalie strutturali del cervello.