Tumori e seno denso: RM supera tomosintesi digitale

Nelle donne con seno denso sottoposte a screening, rispetto alla tomosintesi mammaria digitale (DBT), la RM mammaria abbreviata è associata ad un tasso significativamente maggiore di rilevamento dei tumori mammari invasivi.

Secondo Christiane Kuhl dell’ospedale universitario di Aachen, autrice di uno studio che ha coinvolto 48 centri accademici, le donne con seno denso sono sotto-servite dallo screening radiologico, in quanto il tessuto denso può mascherare le lesioni presenti, ed è di per sé associato ad un incremento del rischio di sviluppare tumori. Queste pazienti hanno maggiori probabilità di ricevere diagnosi in stadio avanzato e di sviluppare tumori negli intervalli di screening, che sono quelli che determinano la mortalità nelle donne sottoposte a screening.

La RM abbreviata offre una protezione nei confronti di questi rischi: essa mira a ridurre la complessità ed i costi della RM, migliorando pertanto l’accesso alla RM mammaria. Molteplici studi peraltro hanno dimostrato l’equivalenza dell’accuratezza diagnostica della RM abbreviata  e dei protocolli RM tradizionali. Secondo i critici la RM abbreviata incrementerebbe la sovra-diagnosi, il che potrebbe fare più male che bene, ma nelle donne con seno denso la sovra-diagnosi non è il problema principale, che invece è rappresentato dalla sotto-diagnosi, ossia dall’incapacità di riscontrare in modo tempestivo tumori prognosticamente rilevanti.

Queste pazienti presentano al di sotto dei 50 anni una mortalità da tumori mammari non diagnosticati che è superiore a quella di qualunque altra patologia oncologica. Secondo gli esperti ogni donna dovrebbe parlare con il proprio medico di base del miglior approccio per lo screening mammario fra le opzioni disponibili: nelle donne con seno denso sussiste un’intera gamma di densità mammarie e rischi, e quindi nessuna raccomandazione si adatterebbe a tutti i casi.

La modalità prescelta dovrebbe dipendere sia da quelle disponibili che dalle preferenze individuali. L’importanza e le difficoltà della piena valutazione degli esiti a lungo termine associati agli approcci alternativi non dovrebbero comunque essere sottovalutate: medici e pazienti dovrebbero prendere le proprie decisioni con la completa disponibilità delle informazioni oggi disponibili. (JAMA online 2020, pubblicato il 25/2 doi:10.1001/jama.2020.0572)

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