La metformina riduce il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 nei soggetti ad alto rischio nell’arco di 15 anni, specialmente in caso di glicemia elevata e nelle donne con anamnesi di diabete gestazionale.
Questi dati emergono dall’analisi dei risultati del programma DPP, conotta da David Nathann del Massachussets General Hospital di Boston, secondo cui il beneficio è evidente a prescindere dal metodo impiegato per la diagnosi di diabete.
La metformina rimane dunque un agente del tutto sicuro ed economico ben tollerato dalla maggior parte dei pazienti, e si tratta di uno dei pochi farmaci al mondo la cui assunzione per la prevenzione del diabete sarebbe sensata.
Al momento questo impiego del farmaco è off-label, ed è improbabile che le case farmaceutiche modifichino le proprie indicazioni, ma i bassi costi ed il profilo di sicurezza della metformina la rendono un’opzione accattivante come aggiunta agli approcci basati sullo stile di vita.
Sussiste una certa resistenza all’assunzione di farmaci per la prevenzione delle malattie, ma questa applicazione non sarebbe diversa da quella delle statine e dei farmaci antipertensivi per la prevenzione delle cardiopatie.
La prevenzione del diabete è importante in quanto esso porta a perdita della vista, insufficienza renale, amputazioni e cardiopatie, e quindi la riduzione dei fattori di rischio o il ritardo della sua insorgenza sarebbero di per sé obiettivi importanti. (Diabetes Care online 2019, pubblicato il 15/3 https://doi.org/10.2337/dc18-1970)