Evitare cure radicali come radioterapia e chirurgia e limitarsi alla cosiddetta “sorveglianza attiva” è possibile per un paziente su 3 con tumore della prostata poco aggressivo. A questa conclusione è arrivato uno studio in corso da 11 anni, condotto dai ricercatori dell’ Istituto dei…
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Tumori della prostata: la “sorveglianza attiva” migliora la qualità della vita
Dei circa 35 mila italiani cui ogni anno viene diagnosticato un tumore alla prostata, il 40% presenta una neoplasia di ridotte dimensioni e scarsa aggressività. Sono pazienti che potrebbero evitare interventi e terapie radicali ed essere sottoposti ad una ‘sorveglianza attiva’, che prevede di monitorare la malattia attraverso esami…
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