Un nuovo tipo di esame del sangue, messo a punto da ricercatori della Johns Hopkins University (USA), coordinati da Peng Zheng, è in grado di diagnosticare l’infarto in pochi minuti. La metodica, descritta su Advances Science, potrebbe essere impiegata come strumento per il primo…
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Cuore. Un episodio di rabbia, anche breve, può alterare la funzionalità vascolare
Un breve episodio di rabbia, innescato dal ricordo di esperienze passate, può avere un impatto negativo sulla capacità dei vasi sanguigni di rilassarsi, compromettendo così una funzione essenziale per il corretto flusso del sangue ed esponendo la persona a un potenziale rischio di infarto…
LeggiL’angioplastica preventiva non migliora la prognosi per chi ha avuto un infarto
Nei pazienti con infarto, il solo trattamento dell’arteria coronarica causa dell’evento è efficace quando la dilatazione preventiva con palloncino delle altre coronarie (angioplastica). È la conclusione cui è arrivato uno studio pubblicato dal New England of Medicine e condotto da ricercatori del Karolinska Intsitutet,…
LeggiGlobuli rossi esposti a deficit di ossigeno proteggono dall’infarto
I globuli rossi esposti alla carenza di ossigeno proteggono dall’infarto del miocardio. A questa conclusione è giunto, con uno studio pubblicato dal Journal of Clinical Investigation, un team del Karolinska Intitutet di Stoccolma guidato da John Pernow, professore di cardiologia presso il prestigioso istituto…
LeggiInfarto: algoritmo basato su IA potrebbe migliorare la diagnosi
Un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale, denominato CoDE-ACS, potrebbe aiutare i medici a capire più rapidamente se un paziente ha subito un infarto. L’evidenza emerge da uno studio condotto dall’Università di Edimburgo, nel Regno Unito, e pubblicato da Nature Medicine. Il team ha testato l’algoritmo…
LeggiInfarto: l’insonnia è una fattore di rischio, soprattutto tra le donne
Soffrire di insonnia aumenta del 69% il rischio di andare incontro a infarto. E’ quanto emerge da una review presentata all’incontro annuale dell’American College of Cardiology. Secondo lo studio – coordinato da Yomna E. Dean, dell’Università di Alessandria d’Egitto – le persone con diabete…
LeggiL’infarto della milza può essere indice di diverse e più gravi patologie
(Reuters Health) – L’infarto della milza può essere associato a diverse condizioni cliniche, anche gravi. È quanto ha evidenziato uno studio pubblicato su JAMA Internal Medicine da un team di ricercatori guidato da Allan Brett, dell’University of South Carolina di Columbia (USA). I ricercatori…
LeggiImportanti diminuzioni del reddito associate a infarto e ictus
(Reuters Health) – Sperimentare un calo sostanziale del reddito può aumentare il rischio di infarto o di ictus a distanza di anni. E’ quanto emerge da uno studio USA pubblicato online da JAMA Cardiology. I ricercatori – guidati da Stephen Wang, del Brigham and…
LeggiGli infarti, grandi e piccoli, accelerano il declino cognitivo
(Reuters Health) – “Gli infarti, di solito, vengono segnalati soltanto se sono più grandi di almeno 3 mm, altrimenti vengono ignorati clinicamente”, dice B. Gwen Windham dell’Università del Mississippi Medical Center di Jackson. Partendo da questa evidenza, con alcuni colleghi, Windham ha “esaminato il…
LeggiLe coronaropatie possono accelerare il deterioramento cognitivo
(Reuters Health) – Gli adulti con coronaropatie sono più inclini al deterioramento cognitivo rispetto ai loro coetanei che non soffrono di queste patologie. Per circa 12 anni, i ricercatori dell’Università di Turku, in Finlandia, hanno seguito 7.888 adulti, partendo da quando avevano in media…
LeggiCuore: al via progetto di ricerca su terapie genetiche per malattie cardiache
Dalla nuove terapie basate sui geni, all’applicazione di sequenziamento del Dna e creazione di cellule staminali personalizzate: è questa la nuova frontiera per individuare la migliore terapia per pazienti con patologie cardiache e per stimolare la rigenerazione cardiaca dopo l’infarto. Proprio di questo si occuperà…
LeggiCuore: normopeso sedentari e persone sovrappeso, stessi rischi
(Reuters Health) -Le persone adulte normopeso, ma con uno stile di vita sedentario, possono correre lo stesso rischio di avere un infarto o ictus delle persone in sovrappeso. È quanto emerge da uno studio condotto dall’Università della Florida e pubblicato su American Journal of Cardiology.…
LeggiSepsi: rischio infarto e ictus per chi ne ha sofferto
(Reuters Health) – I pazienti che stanno guarendo da una sepsi corrono un rischio più elevato di avere un infarto o un ictus nelle prime quattro settimane dalle dimissioni ospedaliere. A suggerirlo è uno studio condotto da ricercatori della National Taiwan University, coordinati da…
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