In un momento in cui gli Stati Uniti si avviano progressivamente alla legalizzazione della marijuana , arriva una nuova doccia fredda su questa sostanza. Un nuovo ampio studio condotto su un campione di 316.000 persone, mette infatti in evidenza il fatto che chi fa…
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Afasia post ictus: trattamento intensivo di logopedia più efficace
Una delle conseguenze più comuni dell’ictus è l’afasia, cioè la difficoltà ad esprimersi sia verbalmente che per iscritto. Le attuali linee guida prevedono una terapia del linguaggio per almeno sei mesi, ma un nuovo studio pubblicato su Lancet suggerisce che un trattamento intensivo potrebbe…
LeggiIctus: l’età dello sviluppo femminile può incidere sul rischio
Più bassa è l’età dello sviluppo di una ragazza, più alto è il rischio di andare incontro a ictus. Da un nuovo studio della Tohoku University e della Teikyo University School of Medicine, in Giappone, pubblicato su Neuroepidemiology, emerge infatti che le ragazzine che…
LeggiIctus e infarto: arriva l’app che ne calcola il rischio
E’ un vero e proprio ‘riskometro’ che misura il rischio di andare incontro a infarto e ictus cerebrale. Stiamo parlando dell’app ideata da Valery Feigin dell’Università di Auckland in Nuova Zelanda e che ora arriva anche in italiano grazie all’Alt (Associazione per la Lotta alla Trombosi e…
LeggiIctus post intervento: più a rischio chi soffre di emicrania
(Reuters Health) – L’emicrania è correlata ad un aumentato rischio di ischemia cerebrale dopo un intervento chirurgico. Un recente studio statunitense sembra confermare che le persone con storia di emicrania presentano maggiori probabilità di avere un ictus dopo un intervento chirurgico rispetto ai pazienti che non…
LeggiDemenza senile: mini ictus più dannosi del previsto
Gli ictus che passano inosservati e durano pochi secondi potrebbero essere molto pericolosi e giocare un ruolo fondamentale nella demenza senile. A far luce su mini ictus è uno studio della Medical University of South Carolina. “Diversi micro episodi che si susseguono – spiegano…
LeggiIctus: studio italiano scopre Nox2, l’enzima che chiude la carotide
Nox2. No, non è un nuovo gas da utilizzare per rendere le macchine super veloci alla Fast&Furious; è un enzima killer responsabile dell’ostruzione della carotide, la principale autostrada, per rimane in ambito automobilistico, che porta il sangue al cervello, e il cui malfunzionamento spesso…
LeggiIctus: più casi tra i figli dei baby boomers
(Reuters Health) – Uno studio recente rileva che sebbene i tassi di ictus per le popolazioni anziane continuano a calare, sono in aumento tra i giovani adulti. Le persone nate nel primo decennio della generazione del baby boom, tra il 1945 e il 1954,…
LeggiMatrimonio felice, la migliore terapia per l’ictus
Mescolando un po’ i proverbi, potremmo dire che due cuori e una capanna levano l’ictus di torno. O perlomeno ne mitigano le conseguenze. Infatti, chi ha un matrimonio stabile, non è mai stato divorziato o mai è andato incontro alla perdita del partner, ha…
LeggiIctus: l’acido folico riduce il rischio nei pazienti ipertesi con colesterolo alto
(Reuters Health) – La supplementazione di acido folico nei pazienti ipertesi e con elevati livelli di colesterolo nel sangue, potrebbe ridurre il rischio di ictus. È quanto emerge da uno studio condotto in Cina e pubblicato su Stroke. Yining Huang e colleghi, del Peking University First Hospital di…
LeggiIctus: rete regionale e trombolisi in 60 minuti, le chiavi del successo terapeutico
(Reuters Health) -La collaborazione regionale tra centri, associata alla trombolisi con infusione a base di fattore tissutale di attivazione del plasminogeno (tPA), riduce tempi d’intervento e migliora gli outcome. È quanto emerge da un report pubblicato da Circulation – Cardiovascular Quality and Outcomes, redatto…
LeggiIctus: limitare i danni con trapianto di staminali neurali
Migliorare e accelerare il recupero delle funzioni cerebrali compromesse da ictus grazie ad un trapianto di cellule staminali neurali. A sostenerlo è una ricerca dell’Unità di Neuroimmunologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano, appena pubblicata sul Journal of Neuroscience e condotta su modelli animali. Lo studio Nei loro…
LeggiIctus: tre biomarcatori predicono il rischio
(Reuters Health) – Secondo alcuni ricercatori statunitensi, nei pazienti con fibrillazione atriale (FA), lo studio congiunto di tre parameteri, troponina I, frazione N- terminale del pro-peptide B natriuretico e D-dimero. migliora la prognosi di eventi cardiaci. Un punteggio multimarker – costituito da una combinazione di…
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