La gestione multidisciplinare
del paziente oncologico
RAZIONALE
Le terapie farmacologiche nel campo dell’oncologia stanno puntando a cronicizzare la malattia, consentendo ai pazienti di rimanere in terapia per lungo tempo. Pertanto, è fondamentale che i farmaci abbiano un buon equilibrio tra efficacia e tollerabilità, permettendo ai pazienti di condurre una vita quasi normale senza eccessivi effetti collaterali o costi aggiuntivi per il sistema sanitario nazionale (SSN).
Molte terapie oncologiche oggi sono somministrate per via orale, riducendo la necessità di frequenti visite ospedaliere e permettendo ai pazienti di ritirare i farmaci in punti distributivi vicini a casa. Inoltre, l’aumento delle terapie e la complessità della malattia oncologica richiedono un approccio multidisciplinare e una gestione in team, al fine di fornire il miglior percorso diagnostico-terapeutico.
In Toscana, la rete oncologica è al primo posto in Italia e coordina tutte le attività relative a prevenzione, diagnosi, cura e ricerca nel campo oncologico. Questo modello si basa su punti di accesso chiamati CORD (Centro Oncologico di Riferimento Dipartimentale), che rappresentano il modello di assistenza territoriale hub and spoke, come definito nel DM 77. Questo approccio facilita la condivisione dei percorsi assistenziali e la collaborazione tra professionisti di diverse discipline.
L’organizzazione del sistema sanitario toscano mira a integrare servizi di prevenzione con nuovi modelli di collaborazione, sostenuti da infrastrutture digitali che gestiscono l’intero processo di cura dei pazienti, garantendo efficacia diagnostica e terapeutica, oltre a un approccio “value based” anche dal punto di vista gestionale ed economico-finanziario.
Una corretta collaborazione tra tutti gli specialisti, se ben organizzata, mette il paziente al centro del percorso di cura, fornendo informazioni chiare e riducendo la necessità di multiple consulenze, evitando sprechi di risorse. L’approccio hub and spoke e la gestione multidisciplinare del paziente sono quindi fondamentali per garantire il miglior percorso terapeutico-assistenziale.