L’identificazione delle mutazioni tumorali ha delle importanti implicazioni per il trattamento delle pazienti affette da carcinoma ovarico. I ricercatori dell’University of Athens School of Medicine, in Grecia discutono, in una review pubblicata dalla rivista Annals of Translational Medicine, quali pazienti con cancro ovarico dovrebbero…
LeggiCanale Medicina: Tumore ovarico
PARP inibitori: meccanismi di azione, resistenza e terapie combinate
I PARP inibitori prendono di mira una proteina chiamata PARP-1 per trattare tipi specifici di tumori al seno e alle ovaie con mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2, ma possono essere efficaci contro un numero ancora maggiore di tumori. In una Review pubblicata dalla…
LeggiUna dose personalizzata di niraparib per le pazienti con carcinoma ovarico sensibile alla chemioterapia al platino
Uno studio cinese multicentrico mostra che il trattamento di mantenimento con niraparib riduce il rischio di progressione della malattia o morte del 68% e prolunga la sopravvivenza libera da progressione di malattia nelle pazienti con carcinoma ovarico ricorrente platino-sensibile. Il lavoro è stato pubblicato…
LeggiLe pazienti con metilazione di BRCA potrebbero beneficiare dei PARP inibitori – Intervista alla Dottoressa Tibiletti
I PARP inibitori sono dei farmaci approvati come terapia di prima linea per il trattamento del carcinoma ovarico. Inizialmente erano indicati solo per le pazienti con mutazioni di BRCA, si è poi scoperto che anche le pazienti senza mutazioni rispondono alla terapia, anche se…
LeggiCome sta cambiando la gestione delle pazienti con tumore ovarico: la tavola rotonda degli esperti dell’ESMO
I risultati dello studio SOLO-1 nel 2018 hanno portato all’approvazione da parte dell’Agenzia europea dei medicinali e della Food and Drug Administration del PARP inibitore olaparib come terapia di mantenimento di prima linea nelle pazienti affette da tumore ovarico con mutazione BRCA1/2. Nel 2019…
LeggiBevacizumab migliora la sopravvivenza nelle pazienti con tumore ovarico: i dati real-world
La maggior parte delle pazienti affette da carcinoma ovarico epiteliale, dopo diverse linee di terapia, sviluppa una recidiva resistente alla chemio. Uno studio real-world condotto da un gruppo di scienziati della National Cheng Kung University, a Taiwan, mostra che la terapia di mantenimento con…
LeggiLe linee guida ASCO sull’uso dei PARP inibitori
Il rischio di una donna di contrarre un cancro alle ovaie durante la sua vita è di circa 1 su 78 e, la probabilità di morire a causa di questa patologia di 1 su 108. Circa l’85% -90% di tutti i tumori ovarici sono…
LeggiSicurezza e attività clinica di atezolizumab più bevacizumab in pazienti con cancro ovarico
La combinazione dei farmaci atezolizumab e bevacizumab porta a risposte durevoli e/o alla stabilizzazione della malattia in alcune pazienti affette da carcinoma ovarico resistente al platino, senza comportare eventi avversi aggiuntivi oltre quelli già noti per le due molecole. È quanto mostra uno studio…
LeggiTumore ovarico: nuove linee guida AIOM – intervista a Domenica Lorusso
Il tumore ovarico è abbastanza raro, ma è anche la neoplasia ginecologica più letale: ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 5.200 nuovi casi (AIOM AIRTUM 2019 e 2020), con oltre 3.600 decessi. Di recente sono state pubblicate, dal Tumori Journal, le linee guida…
LeggiUna nuova luce sull’efficacia della chemioterapia per il tumore ovarico
Molti dei pazienti affetti da tumore non rispondono efficacemente ai trattamenti chemioterapici, che comunque, molto spesso, comportano importanti effetti collaterali. Per questa ragione è di importanza cruciale riuscire a prevedere la risposta alla chemioterapia e garantire una maggiore personalizzazione del trattamento. I ricercatori della…
LeggiBevacizumab efficace e sicuro nelle pazienti con tumore ovarico ricorrente
La somministrazione continua del farmaco bevacizumab sembra migliorare le condizioni delle pazienti affette da cancro ovarico, dopo la progressione della malattia. È quanto suggerisce uno studio giapponese, condotto dai medici del Cancer Institute Hospital di Tokyo e pubblicato dalla rivista Anticancer Research. Il bevacizumab…
LeggiTumore ovarico: la sopravvivenza in seguito ad un ritardo della chirurgia di citoriduzione
I tassi di sopravvivenza nelle pazienti affette da carcinoma ovarico trattate con chemioterapia neo-adiuvoante non sembrano peggiorare quando la chirurgia di citoriduzione viene ritardata oltre i tre cicli. È quanto suggerisce uno studio australiano pubblicato dall’International Journal of Gynecological Cancer. La pandemia da Covid-19…
LeggiGSK, disco verde Ce per niraparib in prima linea nel carcinoma ovarico
La Commissione europea ha approvato niraparib, un inibitore orale della poli (ADP-ribosio) polimerasi (PARP) messo a punto da GSK, da assumere una volta al giorno, come trattamento di mantenimento in monoterapia di prima linea per pazienti adulti con epitelio avanzato (FIGO Stadi III e…
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