Diversi studi suggeriscono che un numero maggiore di pazienti con tumore ovarico, rispetto a quelle identificate tramite i test genetici, potrebbe beneficiare della terapia con PARP inibitori. L’analisi genomica del sequenziamento di nuova generazione fornisce informazioni chiave, consentendo la previsione della risposta dei PARPi…
LeggiCanale Medicina: Tumore ovarico
Team oncologici multidisciplinari essenziali per il successo della terapia
I PARP inibitori sono una superfamiglia di proteine coinvolte nella riparazione dei danni al Dna. La Food and drug administration statunitense e l’Agenzia europea del farmaco hanno già approvato quattro di queste molecole per il trattamento di diversi tipi di cancro: olaparib, rucaparib, niraparib…
LeggiTollerabilità real-life dei PARP inibitori
La terapia di mantenimento con PARP inibitori per le pazienti affette da carcinoma ovarico epiteliale è associata a risultati molto positivi in termini di sopravvivenza libera da progressione. I medici dell’Ospedale Mauriziano di Torino, in un articolo pubblicato di recente dalla rivista International Journal…
LeggiCarcinoma ovarico: risposta molecolare delle cellule tumorali ai PARP inibitori
I PARP inibitori sono ormai entrati nella pratica clinica di routine per il trattamento del carcinoma ovarico sieroso di alto grado. Ciononostante, i meccanismi molecolari alla base della risposta al trattamento basato sull’inibizione di PARP1 non sono completamente compresi. Per questa ragione i ricercatori…
LeggiNiraparib disponibile come terapia di mantenimento in prima linea
L’avvento negli ultimi anni dei PARP inibitori ha cambiato il paradigma terapeutico del carcinoma ovarico e le prospettive e la qualità di vita delle pazienti. Niraparib, il PARP inibitore di GSK, è stato approvato anche in Italia per il trattamento di mantenimento in prima…
LeggiSurvey del gruppo MITO sul trattamento delle pazienti con tumore ovarico in epoca Covid-19. Intervista a Giorgia Mangili
L’ International Journal of Gynecological Cancer ha pubblicato di recente uno studio italiano, sull’impatto che il Covid-19 ha avuto sulle decisioni dei medici a proposito dei trattamenti delle pazienti affette da tumore ovarico (Impact of COVID-19 on medical treatment patterns in gynecologic oncology: a…
LeggiPARP inibitori: eventi avversi come potenziale marker clinico di efficacia
Uno studio cinese pubblicato dalla rivista Frontiers in Oncology suggerisce che gli eventi avversi e gli eventi avversi gravi correlati alla terapia con PARP inibitori possono essere un marker clinico di efficacia antitumorale in pazienti con carcinoma ovarico. I ricercatori hanno analizzato, per lo…
LeggiIdentificazione dei geni associati a sensibilità o resistenza ai PARPi
I PARP inibitori sono dei farmaci progettati seguendo il principio della letalità sintetica: la molecola uccide in modo mirato le cellule tumorali risparmiando le cellule sane grazie alle differenze genetiche tra le une e le altre. Si sa che queste terapie sono particolarmente efficaci…
LeggiReview su niraparib, meccanismo d’azione, efficacia e prospettive future
Niraparib è un inibitore orale, potente e altamente selettivo di PARP 1/2. In molti Paesi è approvato come trattamento di mantenimento per il cancro epiteliale ovarico, delle tube di Falloppio o peritoneale primario in pazienti con risposta completa o parziale alla terapia a base…
LeggiUn approccio multidisciplinare è la migliore strategia per migliorare la gestione del cancro ovarico
Il carcinoma ovarico rappresenta uno dei tumori femminili più aggressivi al mondo. Nel corso dei decenni, le opzioni terapeutiche per il trattamento del cancro ovarico sono state notevolmente migliorate grazie al progresso delle tecniche chirurgiche e alla disponibilità di nuovi farmaci efficaci in grado…
LeggiDati real-world: l’uso di niraparib nel carcinoma ovarico epiteliale di nuova diagnosi
La rivista Anticancer Research ha di recente pubblicato uno studio coreano sull’efficacia del trattamento con il PARP inibitore niraparib in pazienti con carcinoma ovarico epiteliale di nuova diagnosi. Lo studio retrospettivo è stato condotto analizzando le cartelle cliniche di 35 donne. Sedici pazienti sono…
LeggiStudio sull’aderenza alla terapia con PARP inibitore
Uno studio sul carcinoma ovarico pubblicato dalla rivista Gynecologic Oncology suggerisce che circa un quarto delle pazienti potrebbe non aderire in modo ottimale alla terapia con PARP inibitori. Lo studio basato sulla popolazione è stato condotto analizzando i dati di pazienti che hanno iniziato…
LeggiTest per il deficit di ricombinazione omologa nel cancro ovarico
Nel momento in cui il deficit di ricombinazione omologa (HRD, dall’inglese homologous recombination deficiency) è stato riconosciuto come una caratteristica frequente del carcinoma ovarico sieroso di alto grado i paradigmi di trattamento della malattia sono cambiati. Sono stati sviluppati farmaci, come i PARP inibitori,…
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