Il concetto di resistenza nella coagulazione del sangue è divenuto importante. Nel passato esso era limitato alla resistenza che alcuni pazienti manifestavano nei confronti di eparina, cumarina o aspirina ma, successivamente, è stato dimostrato che una mutazione in un singolo fattore della coagulazione, il…
LeggiCanale Medicina: Sangue & coagulazione
ProprietĂ del plasma in risposta a cadmio e cromo
L’inquinamento da metalli pesanti sta aumentando nell’ambiente, contaminando acqua, alimenti e riserve d’aria. Ciò potrebbe essere collegato a molteplici attivitĂ antropogene. Questi metalli vengono assorbiti attraverso la cute, l’inalazione o per via orale, ma a prescindere dalla loro via d’ingresso nell’organismo è probabilmente il…
LeggiProcedure antidolore interventistiche e complicazioni emorragiche
Le procedure antidolore interventistiche vengono comunemente effettuate sui pazienti che ricevono terapie antipiastriniche, ma sussistono scarse evidenze a supporto o a confutazione di questa pratica. E’ stata dunque condotta un’indagine in un’ampio campione di pazienti sottoposti a procedure antidolore a basso e medio rischio,…
LeggiOrticaria spontanea cronica e sistema della coagulazione estrinseco
L’orticaria spontanea cronica rappresenta una comune patologia cutanea caratterizzata da edema cutaneo e riacutizzazioni pruriginose su base quotidiana o quasi quotidiana. Di recente è stato suggerito che l’attivazione della cascata della coagulazione del sangue sia coinvolta in questa patologia, ma il fattore scatenante della…
LeggiRivaroxaban attenua fibrosi atriale e fibrillazione a sovraccarico pressorio
Il fattore della coagulazione Xa promuove la formazione dei trombi ed esacerba l’infiammazione tramite l’attivazione del PAR-2. Un recente studio ha investigato la possibilitĂ che la somministrazione dell’anticoagulante orale diretto noto come rivaroxaban attenui la fibrosi infiammatoria atriale indotta dalla costrizione aortica trasversa (TAC)…
LeggiSpeciale Emofilia/2. Ridimensionato il rischio dell’inibitore nel caso di passaggio a terapie ad emivita prolungata
La comparsa dell’inibitore rappresenta uno dei rischi piĂą temuti dai pazienti con emofilia e rappresenta anche un costo gravoso per il Servizio Sanitario Nazionale (Snn). L’inibitore è infatti un anticorpo che può manifestarsi dopo l’inizio della terapia e renderla inefficace: per questo è necessario…
LeggiSpeciale Emofilia/1. Emofilia: un esempio di innovazione farmaceutica e risparmio
L’innovazione farmaceutica e il risparmio in emofilia possono andare di pari passo. Studi recenti mostrano infatti che i nuovi prodotti a emivita prolungata consentono un minor consumo di farmaco con risparmi fino al 50%. Ciò si traduce in meno costi per il Servizio Sanitario…
LeggiEmorragie post-parto: aggiornate linee guida ACOG
L’ACOG ha rilasciato un aggiornamento delle proprie linee guida sulle emorragie post-parto. Secondo gli autori, dato che le emorragie ostetriche sono imprevedibili, relativamente comuni e portano a morbiditĂ e mortalitĂ considerevoli, tutti i membri dell’unitĂ ostetrica, compresi medici, ostetriche e personale infermieristico, dovrebbero essere…
LeggiBypass e ritrasfusione sangue residuo: meno problemi con la tecnica di Ringer
Il sangue residuo all’interno della pompa dopo un bypass cardio-polmonare viene spesso raccolto all’interno di una sacca infusionale e ri-trasfuso nel paziente. Un’alternativa consisterebbe nello spingere questo sangue in circolo mediante la cannula arteriosa con acetato di Ringer (RC). E’ stato dunque condotto uno…
LeggiMetodi di scoperta dei farmaci inibitori della coagulazione
Nell’ultimo decennio sono usciti sul mercato diversi anticoagulanti orali diretti (DOAC) mirati verso la trombina o il fattore X per numerose indicazioni correlate a profilassi e trattamento delle patologie trombotiche. Tutti questi farmaci sono efficaci nella prevenzione delle trombosi, ma sono associati ad un…
LeggiAdeguata terapia ferrochelante riduce danni in pazienti con sovraccarico di ferro
Un’adeguata terapia ferrochelante determinerebbe una riduzione dei livelli di ferritina nei pazienti con anemia aplastica e sindrome mielodisplastica a rischio basso/intermedio, con sovraccarico di ferro a seguito di trasfusioni. Un beneficio soprattutto per organi come fegato, cuore e pancreas. A evidenziarlo è stato uno…
LeggiOssigenazione a membrana extracorporea e trombosi venose associate alla cannula
Sussiste una certa carenza di indagini sull’incidenza delle trombosi venose profonde associate alla cannula (CaVDT) a seguito di un’ossigenazione con membrana extracorporea veno-venosa (VV ECMO). E’ stato dunque condotto uno studio per identificare l’incidenza della CaDVT post-decannulazione ed identificare i fattori di rischio associati.…
LeggiGestione della coagulazione con plasma o concentrati di protrombina
I concentrati di complesso della protrombina (PCC) sono stati associati ad un possibile rischio di complicazioni tromboemboliche, potenzialmente attribuibili ad un incremento del rapporto fra la concentrazione plasmatica di fattore II e quella di antitrombina. E’ stato sviluppato un modello matematico atto ad esaminare…
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