La cirrosi in passato era percepita come uno stato patologico emorragico a causa delle frequenti associazioni con coagulopatie ed emorragie, ma le coagulopatie nel contesto della cirrosi sono complesse, e caratterizzate da deficit sia nei fattori procoagulanti che in quelli anticoagulanti. Le anomalie che…
LeggiCanale Medicina: Sangue & coagulazione
Rivaroxaban ed aspirina dimezzano rischio ictus
La combinazione dell’anticoagulante noto come rivaroxaban con l’aspirina riduce il tasso di ictus ischemici quasi della metĂ senza incrementare significativamente il rischio di emorragie intracerebrali rispetto alla sola aspirina nei soggetti con vasculopatie arteriosclerotiche stabili. Questa combinazione risulta particolarmente efficace nella prevenzione secondaria, e…
LeggiEmofilia B: significativa attivitĂ fattore IX con la terapia genica
Una terapia genica sperimentale progettata per ripristinare la prodizione di fattore IX ha eliminato la necessitĂ della profilassi basale ed arrestato quasi ogni forma di sanguinamento eccessivo in 10 soggetti emofiliaci. Questa terapia monoinfusionale si basa di un virus adeno-associato bioingegnerizzato noto come PK-9001…
LeggiWarfarin riduce rischio oncologico
L’uso dell’anticoagulante noto come warfarin potrebbe proteggere da un’ampia gamma di tumori nei soggetti al di sopra dei 50 anni, e l’associazione è particolarmente forte nei soggetti che assumono il farmaco per anomalie del ritmo cardiaco, come illustrato da James Lorens dell’universitĂ di Bergen,…
LeggiTrombosi venosa: rosuvastatina migliora parametri della coagulazione
Alcuni studi osservazionali hanno indicato che le statine riducono il rischio di trombosi venose recidivanti, ma non sono stati effettuati studi appositi, ed il meccanismo alla base di questa azione è ignoto. Un recente studio ha preso in esame 247 pazienti, di cui il…
LeggiDisordini della coagulazione ed ipotermia terapeutica
E’ stato condotto uno studio con lo scopo di valutare l’impatto dell’ipotermia terapeutica su emorragie e mortalitĂ intraospedaliera dei pazienti con disordini della coagulazione. L’ipotermia terapeutica influenza fattori della coagulazione e piastrine, ponendo il paziente a rischio di emorragie ed esiti peggiori, ma gli…
LeggiTromboelastometria e funzionalità piastrinica nell’acclimatazione a grandi altezze
L’interazione fra ipossia e coagulazione è importante dato l’incremento del rischio di patologie trombotiche nei pazienti cronicamente ipossici che vivono a livello del mare e nei residenti ad altitudini elevate. L’ipossia altera il proteoma delle piastrine, favorendo un fenotipo protrombotoico, ma gli studi su…
LeggiCoagulopatie e sepsi grave: coagulazione connessa con il sistema immunitario
La CID rimane una complicazione difficoltosa delle infezioni, caratterizzata da trattamento inadeguato e significativi tassi di morbiditĂ e mortalitĂ . In base ad una revisione della letteratura, la CID deriva dalla risposta del sistema immunitario ad un’invasione microbica, nonchĂ© dai sottoprodotti della morte cellulare che…
LeggiCitomegalovirus: fattori di rischio di tromboembolia
La maggior parte degli effetti e delle complicazioni dell’infezione da citomegalovirus (CMV) è ancora sconosciuta, anche se il suo tropismo per l’endotelio è stato investigato estensivamente. Si sospetta infatti che il CMV sia una causa di tromboembolia venosa sin dal 1974, ma ancora non…
LeggiAntitrombina e trombomodulina nella gestione della CID
La sepsi e lo shock settico sono spesso complicati dalla CID, che riduce il tasso di sopravvivenza dei pazienti che ne sono affetti. Nel passato non sono stati condotti ampi studi randomizzati internazionali sull’uso di anticoagulanti fisiologici nella CD indotta dalla sepsi, ma sono…
LeggiDifetti della funzionalitĂ piastrinica; valida analisi flussocitometrica
La LTA (light transmission aggregometry) rappresenta il test piĂą comunemente usato per la diagnosi dei disturbi della funzionalitĂ piastrinica, ma ha una sensibilitĂ moderata per i casi piĂą lievi. La flussocitometria è stata raccomandata per gli ulteriori approfondimenti diagnostici dei disordini piastrinici, ma non…
LeggiNuovi anticoagulanti per tromboembolia venosa e fibrillazione atriale
Il campo dell’anticoagulazione è andato incontro a progressi impressionanti nel corso dell’ultimo decennio. L’introduzione degli anticoagulanti orali non-vitamina K (NOAC) ha rivoluzionato la pratica della tromboprofilassi, il trattamento delle tromboembolie e la prevenzione degli ictus nel contesto della fibrillazione atriale, ma la ricerca di…
LeggiTrombosi venosa e parametri della coagulazione nei pazienti con malformazioni venose pure
Le malformazioni venose sono anomalie vascolari a basso flusso ubiquitarie che notoriamente divengono talvolta dolorose per via di episodi trombotici interni alla lesione, ma la prevalenza di queste trombosi venose superficiali o profonde è poco chiara. Un recente studio ha preso in considerazione 69…
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