Un’analisi pubblicata su Heart ha proiettato l’andamento dell’incidenza e della mortalità per malattie cardiovascolari (CVD) in Cina dal 2020 al 2030, evidenziando un incremento significativo del carico di queste patologie nei prossimi anni. La ricerca ha utilizzato un modello basato su agenti per simulare…
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Quotidiano Cardiologia
Instabilità del tetramero di transtiretina e mortalità: nuove evidenze dalla popolazione danese
Uno studio pubblicato su JAMA Cardiology ha evidenziato che l’instabilità del tetramero di transtiretina è associata a un aumento della mortalità per tutte le cause e cardiovascolare nella popolazione generale danese. La transtiretina instabile è un fattore chiave nello sviluppo dell’amiloidosi cardiaca da transtiretina,…
LeggiDiabete e dissezione aortica tipo A: nessun impatto sulla mortalità post-chirurgica
Uno studio pubblicato su Cardiovascular Diabetology ha analizzato l’impatto del diabete di tipo 2 sulla mortalità intraospedaliera e a 30 giorni in pazienti sottoposti a riparazione chirurgica di dissezione aortica acuta di tipo A (TAAD). Utilizzando i dati del Nationwide Readmission Database degli Stati…
LeggiSCORE2-OP: modello utile ma perfezionabile per il rischio cardiovascolare negli anziani
Un’analisi pubblicata sull’European Journal of Preventive Cardiology ha valutato l’accuratezza predittiva e l’utilità clinica del modello SCORE2-OP per il rischio cardiovascolare a 10 anni in una coorte rappresentativa di anziani in un Paese a basso rischio cardiovascolare (CV). Lo studio si è svolto su…
LeggiRuolo dell’infiammazione nella fibrillazione atriale: focus sull’interleuchina-6
Uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association (JAHA) ha approfondito il legame tra infiammazione e fibrillazione atriale, fornendo nuove evidenze sull’importanza dell’interleuchina-6 (IL-6) nel determinare il rischio di questa aritmia. L’indagine ha analizzato nove biomarcatori infiammatori in una coorte di 5.726…
LeggiNT-proBNP come predittore del rischio di fibrillazione atriale
Uno studio pubblicato su Heart ha evidenziato il ruolo cruciale del peptide natriuretico N-terminale di tipo B (NT-proBNP) nella predizione del rischio di fibrillazione atriale (AF). Ben noto come biomarcatore nella diagnosi di insufficienza cardiaca, il NT-proBNP dimostra un’associazione significativa con l’incidenza di fibrillazione…
LeggiZuccheri aggiunti e malattie cardiovascolari: rischi variabili a seconda della fonte
Un ampio studio condotto su 69.705 partecipanti svedesi, pubblicato su Frontiers in Public Health, ha indagato le associazioni tra l’assunzione di zuccheri aggiunti, inclusi alimenti e bevande zuccherate, e il rischio di sviluppare sette diverse malattie cardiovascolari. L’indagine, che ha incluso dati raccolti tramite…
LeggiAritmie ventricolari: influenza di inquinamento atmosferico e rischio genetico
Un nuovo studio pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology ha analizzato come l’inquinamento atmosferico e la predisposizione genetica influenzino il rischio di aritmie ventricolari (VAs), una condizione potenzialmente letale. L’indagine ha coinvolto 491.305 partecipanti senza diagnosi iniziale di VAs, reclutati dal database UK Biobank,…
LeggiAttività fisica vigorosa integrata nella vita quotidiana: benefici per la salute cardiovascolare delle donne
Uno studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine mette in evidenza i benefici dell’attività fisica vigorosa intermittente nella vita quotidiana (VILPA) sulla prevenzione degli eventi cardiovascolari maggiori (MACE), con un focus particolare sulle differenze tra uomini e donne. La ricerca suggerisce che anche…
LeggiElevata comorbidità tra stress, dolore e malattie cardiovascolari nei richiedenti asilo
Un recente studio pubblicato su Nature Mental Health ha fatto luce sulla prevalenza e la comorbidità di stress psicologico, malattie cardiovascolari (CVD) e dolore somatico nei richiedenti asilo. Questi risultati evidenziano l’elevata vulnerabilità sanitaria di una popolazione già esposta a condizioni di vita estremamente…
LeggiDapagliflozin e insufficienza cardiaca: risultati nella pratica clinica
Un recente studio pubblicato su Cardiovascular Diabetology conferma l’efficacia del dapagliflozin, un inibitore del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT2i), nel migliorare la gestione dell’insufficienza cardiaca cronica a frazione di eiezione ridotta (HFrEF) in una popolazione reale. Questo farmaco, già noto per i suoi…
LeggiPersonalità di tipo D nei pazienti e rischio di malattia coronarica nei coniugi
Un recente studio pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology ha evidenziato una correlazione tra la personalità di tipo D (una persona cupa, stressata, che si preoccupa molto) e gli esiti cardiovascolari avversi nei pazienti con malattia coronarica (CAD) e nei loro coniugi. Questo tratto…
LeggiValutazione cardiovascolare iniziale nei pazienti oncologici: stato attuale e prospettive future
Un articolo pubblicato su JAAC: Cardio-Oncology sottolinea l’importanza della valutazione cardiovascolare iniziale nei pazienti che si apprestano a iniziare terapie oncologiche potenzialmente cardiotossiche. Questo approccio è fondamentale nella cardio-oncologia, con l’obiettivo di ridurre le complicanze cardiovascolari e migliorare gli esiti a lungo termine nei…
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