Uno studio pubblicato sul British Journal of Anaesthesia ha esplorato il potenziale della risonanza magnetica funzionale a riposo (rs-fMRI) come strumento per prevedere l’efficacia della stimolazione del midollo spinale (SCS) nei pazienti con dolore cronico intrattabile. Sebbene la SCS sia una terapia consolidata per…
LeggiCanale Medicina: Neuroscienze & patologie neurodegenerative
“Trasformare un percorso di cura in un percorso di vita”. Dal Progetto Reshape MS Care un Position Statement sugli Infermieri esperti in Sclerosi Multipla
“La presenza di un infermiere esperto nella gestione della sclerosi multipla (SM) segna una svolta nella definizione di un modello professionale indispensabile per migliorare la qualità della vita delle persone che ne sono affette”. Questa la convinzione del gruppo di lavoro che, in diversi…
LeggiNeuromielite ottica: Ravulizumab riduce il rischio di ricaduta del 98,6% e migliora la qualità di vita dei pazienti
È disponibile in Italia una nuova opzione terapeutica contro il disturbo dello spettro della neuromielite ottica (NMOSD), malattia rara neurologica autoimmune che conta in Italia tra i 1.500 e i 2.000 pazienti, soprattutto donne. Si tratta di Ravulizumab, farmaco indicato per il trattamento di…
LeggiUso prolungato di farmaci cardiovascolari e il rischio di demenza
Uno studio pubblicato su Alzheimer’s & Dementia ha esplorato il legame tra l’uso prolungato di farmaci cardiovascolari e il rischio di sviluppare demenza, evidenziando risultati promettenti per la prevenzione tramite interventi farmacologici. La ricerca ha analizzato dati provenienti dai registri nazionali svedesi, includendo 88.065…
LeggiCambiare la definizione di paralisi cerebrale
Negli Stati Uniti, attualmente ci sono più adulti che soffrono di paralisi cerebrale rispetto ai bambini. Nonostante ciò, i Centers for Disease Control and Prevention continuano a etichettare la paralisi cerebrale come “la disabilità motoria più comune nell’infanzia”. Questa definizione non solo ignora la…
LeggiAlzheimer: nuovi dati su fattori di rischio e conseguenze cliniche dell’ARIA-E
Uno studio pubblicato su JAMA Neurology ha analizzato i dati di due studi di fase 3, GRADUATE I e II, insieme alle loro estensioni open-label, per caratterizzare le anomalie di imaging correlate all’amiloide (ARIA), in particolare l’ARIA-edema (ARIA-E). Questi dati rappresentano un’importante risorsa per…
LeggiIctus ischemico: impatto delle trasformazioni emorragiche dopo IVT
Uno studio pubblicato su Neurology ha analizzato le trasformazioni emorragiche che possono verificarsi dopo la trombolisi endovenosa (IVT) in pazienti con ictus ischemico acuto, evidenziando come queste complicazioni influenzino significativamente gli esiti clinici. La ricerca si è basata su una analisi post hoc dei…
LeggiDeferiprone peggiora il declino cognitivo nell’alzheimer precoce
Uno studio pubblicato su JAMA Neurology ha valutato l’efficacia di deferiprone, un chelante del ferro penetrante nel cervello, nel rallentare il declino cognitivo nei pazienti con lieve compromissione cognitiva o Alzheimer precoce (AD). Studi preclinici suggerivano che l’accumulo di ferro nel cervello potesse accelerare…
LeggiEncefalopatia e mutazioni in CHASERR: ruolo di un Rna non codificante nel controllo di CHD2
Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ha identificato mutazioni de novo nel gene CHASERR, che codifica per un RNA lungo non codificante (lncRNA), come causa di una grave encefalopatia neurodevelopmentale. Il gene CHASERR si trova vicino a CHD2, un gene codificante…
LeggiSemaglutide riduce il rischio di Alzheimer nei pazienti con diabete di tipo 2: nuovi dati real-world
Uno studio pubblicato su Alzheimer & Dementia suggerisce che il semaglutide, un agonista del recettore del peptide-1 simile al glucagone (GLP-1RA) usato per il diabete di tipo 2 (T2DM) e l’obesità, possa ridurre il rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer (AD). Sebbene precedenti…
LeggiRuolo coordinato di recettori tiroidei e LXRs nella protezione contro la neurodegenerazione
Uno studio pubblicato su Genomic Psychiatry esplora come i recettori tiroidei (TRs) e i recettori X del fegato (LXRs) lavorino sinergicamente nel sistema nervoso centrale (SNC), contribuendo non solo allo sviluppo neurologico, ma anche alla protezione contro la neurodegenerazione. Sebbene l’importanza degli ormoni tiroidei…
LeggiSolitudine associata a rischio di demenza e declino cognitivo
In uno studio pubblicato su Nature Mental Health i ricercatori hanno condotto la più ampia meta-analisi mai realizzata sull’associazione tra solitudine e demenza, combinando dati da studi sull’invecchiamento e la letteratura esistente. La ricerca ha coinvolto un totale di 21 campioni per l’analisi della…
LeggiAssociazione tra lipoproteine HDL e memoria nelle donne di mezza età
Uno studio prospettico pubblicato su The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism ha analizzato l’associazione tra le lipoproteine ad alta densità (HDL) e la performance cognitiva nelle donne di mezza età. In particolare, i ricercatori si sono concentrati su diversi parametri delle HDL, come…
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