Un profilo di consumo di alcool incrementale è associato ad un incremento della gravitĂ della patologia da Hiv, mentre la stabilitĂ del consumo di alcolici è associata ad un lieve miglioramento. Lo suggerisce uno studio condotto sui pazienti del database VACS da Emily Williams…
LeggiCanale Medicina: HIV
HIV, Lancet: la terapia ART blocca la trasmissione sessuale del virus
(Reuters Health) – Uno studio europeo condotto su quasi 1.000 coppie di uomini gay che hanno avuto rapporti non protetti – con un partner affetto da HIV e sotto terapia con farmaci antiretrovirali (ART) – ha riscontrato che il trattamento è in grado di…
LeggiHiv: studi clinici sull’interruzione del trattamento antiretrovirale
Nonostante i benefici del trattamento antiretrovirale nei soggetti con infezione da Hiv, sussiste un interesse di vecchia data nella ricerca sull’interruzione di questi trattamenti come strategia per minimizzarne gli effetti collaterali e sullo sviluppo di interventi atti ad ottenere un certo grado di controllo…
LeggiHiv: efficace introduzione rapida quadruplice terapia in monosomministrazione
Un’elevata proporzione di pazienti con infezione da Hiv di recente diagnosi ottiene una carica virale non rilevabile entro 48 settimane dall’inizio del trattamento con un farmaco in monosomministrazione con 4 principi attivi entro 2 settimane dalla diagnosi. Questo farmaco contiene darunavir 800 mg, cobicistat…
LeggiDolutegravir sicuro in gravidanza
Il trattamento con dolutegravir non sembra peggiorare gli esiti della gravidanza o quelli a carico del neonato. Come affermato da Vani Vannappagan dell’universitĂ del North Carolina, autore di uno studio effettuato su 265 gravidanze, per quanto i risultati siano inconcludenti per via del numero…
LeggiHiv: atrofia sostanza grigia del cervello accelera invecchiamento
(Reuters Health) – Secondo una metanalisi degli studi eseguita da ricercatori del Georgetown University Medical Center di Washington, le persone con Hiv sono colpite da un’atrofia della sostanza grigia che si localizza prevalentemente nella regione frontale, compresa la corteccia cingolata anteriore (Acc) e la…
LeggiHiv: apertura proteina capside espone target anticorpali
Un’apertura asimmetrica della proteina del capside dell’Hiv (Env) espone target che inducono una citotossicitĂ cellulae anticorpo-dipendente (ADCC). Come affermato dall’autore di questa scoperta Andres Einzi dell’universitĂ di Montreal, se gli studi su modelli alimali risulteranno positivi, ciò suggerirebbe la possibilitĂ di indirizzare verso le…
LeggiHiv: trasmissione del virus nell’ambito della continuità assistenziale
Si stima che nel 2016 1,1 milioni di persone negli USA presentassero l’infezione da Hiv. La conoscenza dello stato infettivo, i cambiamenti comportamentali e la terapia antiretrovirale prevengono la trasmissione del virus, ed i pazienti che ottengono e mantengono la soppressione vitale, che viene…
LeggiGravidanza ed Hiv: modificare la terapia antivirale impatta la soppressione del virus?
E’ stato condotto uno studio allo scopo di determinare se il cambiamento della terapia antiretrovirale durante la gravidanza per via del timore di rischi fetali porti ad esiti virologici peggiori. Sono state prese in considerazione 7079 gravidanze, di cui 1797 sotto terapia antiretrovirale all’atto…
LeggiTerapia antiretrovirale in base al peso nei bambini?
E’ stata condotta un’indagine con lo scopo di investigare la portata ed i fattori associati ai dosaggi scorretti delle terapie antiretrovirali nei bambini con infezione da Hiv in Zimbabwe. Sono stati presi in considerazione 309 bambini di etĂ media pari a 7 anni e…
LeggiLa de-semplificazione dei trattamenti antiretrovirali in monosomministrazione
Con l’incremento del numero di soggetti Hiv-positivi che ricevono terapia antiretrivirale, sussiste una continua ricerca di opzioni per coprire i costi dei farmaci incrementali e costanti. L’uso strategico delle formulazioni antiretrovirali generiche attualmente disponibili potrebbe rappresentare un’opzione praticabile. E’ stata proposta la desemplificazione di…
LeggiHiv e profilassi pre-espositiva: impatto delle reti sociali sulle donne
Negli USA le donne rappresentano meno del 5% di tutti gli utenti della PrEP. Le reti solidali potrebbero promuovere o inibire la consapevolezza della PrEP nelle donne, il che potrebbe influenzare il loro atteggiamento verso questa pratica. Inoltre le donne che sono vittime di…
LeggiHiv: maggior parte nuovi casi in soggetti non diagnosticati e non trattati
Negli USA circa l’80’% delle nuove infezioni da Hiv interviene in soggetti che non sanno di essere infetti e non ricevono trattamenti per l’Hiv, mentre il restante 20% interviene in soggetti che vengono trattati ma non sono viralmente soppressi. Questi nuovi dati rivelano l’enorme…
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