Sedici società scientifiche, di concerto con l’Istituto superiore di sanità, hanno elaborato per la prima volta le linee guida sul colesterolo LDL, quello ‘cattivo’, il principale fattore di rischio cardiovascolare. Il documento è stato presentato durante il congresso dell’Associazione dei cardiologi ospedalieri (Anmco) svoltosi a Rimini. Le…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Il “paradosso del fumatore”: rischio di morte inferiore dopo infarto e ricovero
(Reuters Health) – Nuovi studi alimentano il “paradosso del fumatore” indicando che il fenomeno si registra anche nei pazienti sottoposti ad intervento coronarico percutaneo primario (PCI) per STEMI. Il paradosso consiste nel fatto che in alcuni studi, datati e non, è stata rilevata un’associazione tra…
LeggiCuore, ANMCO: in Italia morti evitabili con screening aggiornati. No a ECG low cost
Ogni anno sono 60 mila gli italiani che muoiono per un attacco cardiaco improvviso. Morti in gran parte evitabili, se la diagnostica strumentale fosse aggiornata e non si ricorresse a elettrocardiografi di basso costo, acquistati per risparmiare, che possono non rilevare problemi esistenti. È questo uno dei temi…
LeggiInfarto di tipo 2 più frequente e letale del previsto
I pazienti che vanno incontro ad un primo infarto di tipo 2, correlato ad uno squilibrio fra apporto ematico e richiesta piuttosto che alla classica rottura di una placca, presentano una prognosi simile o peggiore rispetto a quelli con infarti incidenti di tipo 1.…
LeggiInfarto: solitudine e depressione ostacolano prevenzione secondaria domiciliare
Le differenze nei fattori psicosociali fra uomo e donna, come ad esempio per quanto riguarda depressione ed isolamento sociale, potrebbero aver influenzato le risposte ad un programma di intervento domiciliare a conduzione infermieristica atto a prevenire ulteriori eventi cardiovascolari a seguito di un ricovero…
LeggiIniziativa sulla qualità della PCI riduce impiego bivalirudina, costi ed emorragie
Un programma di miglioramento qualitativo, nel quale i pazienti che devono essere sottoposti a PCI vengono sottoposti anche a valutazione del rischio emorragico per determinare se debbano essere anticoagulati con bivalirudina o eparina, ha determinato una riduzione dell’uso della bivalirudina, sostanziali risparmi economici ed…
LeggiCoronaropatie acute e rischio emorragico: addio agli stent metallici semplici
Nei pazienti con coronaropatie acute ad alto rischio di emorragie, uno stent non polimerico medicato porta ad esiti significativamente migliori rispetto agli stent metallici semplici dello stesso tipo se posizionato in associazione con un mese di duplice terapia antipiastrinica (DAPT). Secondo lo studio LEADERS FREE,…
LeggiCardiopatie: scoperta variante genetica che abbassa i rischi del 34%
Individuata una variazione genetica sul cromosoma 17, che appare diminuire i rischi di malattie cardiache, colesterolo alto ed infarti fino al 34%. A scoprire l’associazione tra la mutazione al gene ASGR1 e livelli decisamente più bassi di colesterolo cattivo nel sangue dei portatori della variante nonché di patologie cardiovascolari, sono stati…
LeggiPCI nei giovani: esiti e profili di rischio differenti fra i sessi
In uno studio retrospettivo su pazienti di età non superiore a 55 anni con coronaropatie acute e sottoposti a PCI con impianto di stent, le donne presentavano più fattori di rischio di emorragie e tromboembolie rispetto agli uomini, ed avevano anche maggiori probabilità di…
LeggiArresti cardiaci extraospedalieri: CPR telefonica incrementa sopravvivenza
Un programma di resuscitazione cardiopolmonare telefonico (TCPR), comprendente protocolli specifici, addestramento del telecomunicatore ed incontri di feedback, potrebbe migliorare significativamente la rapidità con cui la CPR viene somministrata a seguito di un arresto cardiaco extraospedaliero in presenza di testimoni, e potrebbe incrementare la sopravvivenza…
LeggiInfarto: essere sottopeso predice mortalità negli anziani
L’essere sottopeso, ossia presentare un BMI inferiore a 18,5 kg/m2, risulta significativamente ed indipendentemente associato all’incremento della mortalità a breve e lungo termine a seguito di un infarto acuto, anche tenendo conto dei marcatori di fragilità e cachessia che a lungo sono stati ritenuti…
LeggiCoronaropatie: rivalutare la dieta occidentale?
Consumare cibi fritti, bevande zuccherate ed altri alimenti di una dieta “occidentale” non ha incrementato il rischio di eventi cardiovascolari maggiori in uno studio sulla prevenzione secondaria condotto su più di 15.000 pazienti ad alto rischio con coronaropatie stabili ma, assumere alimenti caratteristici di una…
LeggiPer l’elettrocardiogramma basta un orologio
Un orologio da polso e una “pillola tascabile” per farsi da soli l’elettrocardiogramma. Progettati dal Politecnico di Torino, i due dispositivi diagnostici, come uno smartwatch permettono di monitorare aritmie, fibrillazioni atriali e altre problematiche cardiache in tempo reale e a costi contenuti (si stima…
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