La TC cardiaca può ridurre significativamente la necessitĂ di angiografie coronariche nei pazienti con sospette coronaropatie sulla base di angina atipica o dolore toracico. Lo ha accertato uno studio su 340 pazienti condotto da Marc Dewey della CharitĂ©-Universitätsmedizin di Berlino, secondo cui la TC…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Coronaropatie: terapia statinica intensiva aumenta sopravvivenza nell’anziano
I dati osservazionali relativi a piĂą di mezzo milione di pazienti con patologie cardiovascolari arteriosclerotiche suggeriscono che la terapia statinica ad intensitĂ elevata riduca la mortalitĂ complessiva, anche negli anziani in cui questo regime attualmente non è raccomandato. Secondo Fatima Rodriguez della Stanford University,…
LeggiArresto cardiaco: deludente l’exenatide
Somministrare l’analogo del GLP-1 noto come exenatide ai pazienti comatosi a seguito di un arresto cardiaco extraospedaliero non ha alcun effetto sui marcatori di danno neurologico nelle prime 72 ore dal ricovero. Per quanto il farmaco abbia dunque un’efficacia neuroprotettiva limitata, è comunque possibile…
LeggiInfarto: bypass bilaterale non superiore a quello singolo
Contrariamente al senso comune, non è stato osservato alcun miglioramento negli esiti a 5 anni con i bypass bilaterali di arteria mammaria interna rispetto a quelli singoli nei pazienti con coronaropatie sintomatiche. Secondo David Taggart dell’UniversitĂ di Oxford, autore dello studio ART, condotto su…
LeggiNuove linee guida: statine per ogni fattore di rischio cardiovascolare
Somministrare statine, i farmaci comunemente utilizzati contro il colesterolo, a tutte le persone di mezza etĂ che hanno anche solo un fattore di rischio cardiovascolare è fortemente consigliato. Le nuove linee guida – emesse dal governo Usa con il sostegno dei dati della ‘U.S. Preventive…
Leggi‘Million Hearts’ stima il rischio di infarto e ictus personalizzando le informazioni
(Reuters Health) – Secondo un rapporto della American Heart Association/American College of Cardiology, il dispositivo “Million Hearts” predice accuratamente il rischio a 10 anni di malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD). “Questo nuovo strumento estende in modo importante l’estimatore di rischio ASCVD 2013 e fornisce…
LeggiL’infarto da cocaina
Tra il 6 e il 12% della popolazione italiana concentrata nelle grandi cittĂ fa uso di cocaina. Questo, secondo le stime, è strettamente correlato all’aumento delle malattie legato all’apparato cardiovascolare ed in particolar modo all’infarto. A rivelarlo è stato Andrea Frustaci, professore aggregato di…
LeggiLDL sotto 50 mg/dl riduce eventi cardiaci meno del previsto
Raggiungere un livello di colesterolo LDL inferiore a 50 mg/dl mediante la farmacoterapia è associato ad una riduzione dei tassi di eventi cardiovascolari maggiori, ma l’entitĂ del beneficio clinico potrebbe essere inferiore al previsto, come suggerito dall’analisi complessiva di 10 studi sull’alirocumab. Secondo il…
LeggiInfarto: algoritmo ESC non abbastanza preciso
L’algoritmo presente nelle linee guida ESC del 2015 per la diagnosi rapida dell’infarto potrebbe risultare utile nell’identificare i pazienti che necessitano di assistenza rapida, ma esso non rispetta gli obiettivi di sicurezza per i medici di pronto soccorso che richiedono almeno una sensibilitĂ del…
LeggiCoronaropatie: trattamento invasivo precoce ritarda morte ed infarto
I dati relativi a 15 anni di monitoraggio dello studio FRISC-II suggeriscono fortemente che il trattamento invasivo precoce debba rappresentare la strategia terapeutica di scelta nei pazienti con coronaropatie acute senza slivellamento del tratto ST, dato che riduce significativamente mortalitĂ ed infarti rispetto alla…
LeggiArresto cardiaco: defibrillatori automatici ad accesso pubblico aumentano sopravvivenza
L’incremento dell’uso di defibrillatori esterni automatizzati ad accesso pubblico (AED) in Giappone ha portato ad un incremento del numero di arresti cardiaci extraospedalieri associati a sopravvivenza ad un mese con esiti neurologici favorevoli. Lo ha accertato un’indagine condotta su 43.762 casi di arresti cardiaci…
LeggiBypass coronarico: migliore riuscita se il paziente “salta” le terapie
(Reuters Health) – Nei pazienti con patologie cardiache che aderiscono alle terapie mediche in maniera ottimale, i risultati di un intervento chirurgico di bypass coronarico (CABG) e quelli di un intervento coronarico percutaneo (PCI) sono sovrapponibili. A dimostrarlo è un recente studio statunitense pubblicato…
LeggiCoronaropatie acute: bivalirudina non preferibile rispetto ad eparina
Rispetto all’eparina non frazionata, la monoterapia con bivalirudina non riduce significativamente gli eventi clinici negativi nei pazienti con coronaropatie acute con o senza slivellamento del tratto ST gestiti invasivamente. Lo ha stabilito lo studio MATRIX, condotto su piĂą di 7.000 pazienti da Marco Valgimigli…
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