Secondo uno studio pubblicato su Metabolism, la steatosi epatica è associata a molteplici indici di aterosclerosi coronarica avanzata nei pazienti con ipercolesterolemia familiare, in particolare caratteristiche di placca ad alto rischio, indipendenti dai fattori e marcatori di rischio cardiovascolare convenzionali. “La steatosi epatica è…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Lo screening per lipidi elevati è importante fin da piccoli per bloccare l’aterosclerosi
Lipidi costantemente elevati e dislipidemia nella prima infanzia sono associati a un peggioramento dell’aterosclerosi subclinica, ma iniziare il trattamento per il controllo lipidico nella tarda adolescenza potrebbe fermare la progressione della malattia, secondo uno studio pubblicato su Atherosclerosis. “Livelli anormali di colesterolo e di…
LeggiChi è geneticamente predisposto alla coronaropatia aumenta il rischio se si espone all’inquinamento
Secondo uno studio pubblicato su Environment International, l’esposizione a lungo termine al PM2.5 potrebbe aumentare il rischio di coronaropatie, specialmente tra le persone ad alto rischio genetico. “Sebbene sia i fattori ambientali che quelli genetici siano collegati alla coronaropatia (CAD), la misura in cui…
LeggiIl miele grezzo migliora la salute cardiometabolica
Il miele migliora le misure chiave della salute cardiometabolica, compreso il colesterolo, specialmente se è grezzo e proviene da un’unica fonte floreale, secondo uno studio pubblicato su Nutrition Reviews. “Precedenti ricerche hanno dimostrato che il miele può migliorare la salute cardiometabolica, specialmente negli studi…
LeggiCoronaropatia: i fattori di rischio sono ben noti soprattutto negli anziani e nelle persone istruite
Secondo uno studio pubblicato su Cureus, un buon numero di persone, in particolare quelle con un buon livello di istruzione e un’età più elevata, ha mostrato di conoscere i fattori di rischio della coronaropatia in Arabia Saudita. “La coronaropatia è responsabile di mortalità e…
LeggiLa coronaropatia e il lupus condividono fattori di rischio genetici
Secondo uno studio pubblicato su Cell Reports Medicine, esistono fattori di rischio genetici condivisi tra il lupus eritematoso sistemico (LES) e la malattia coronarica (CAD). “Capire la patogenesi delle varianti genetiche alla base dell’aumento del rischio di CAD nel LES può fornire informazioni sulle…
LeggiLe HDL nei diabetici hanno un’attività antiossidante ridotta a causa degli acidi grassi ossidati
Le lipoproteine ad alta densità (HDL) nei pazienti diabetici mostrano un’attività antiossidante sostanzialmente ridotta rispetto a quelle dei soggetti sani, e questo fatto è altamente correlato con l’aumento dei livelli di acidi grassi ossidati nelle HDL, secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Endocrinology.…
LeggiIl colesterolo LDL può aiutare a predire la depressione nella malattia coronarica
Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in Psichiatry, la riduzione della percentuale di linfociti e dei livelli dell’azoto ureico nel sangue e del colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C) sono predittori affidabili di depressione nei pazienti anziani con malattia coronarica. “La depressione è associata…
LeggiInclisiran offre vantaggi nella prevenzione primaria in pazienti con colesterolo LDL elevato
Inclisiran in prevenzione primaria è generalmente ben tollerato nei pazienti con livelli di colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C) elevati, che possono ottenere riduzioni significative dei livelli di lipoproteine aterogeniche con un dosaggio di mantenimento biennale, secondo uno studio pubblicato sull’European Heart Journal. “I…
LeggiSe vi è un ambiente alimentare peggiore si muore di più per scompenso cardiaco
L’ambiente alimentare può svolgere un ruolo significativo nel tasso di mortalità per scompenso cardiaco a livello di contea negli Stati Uniti, secondo uno studio pubblicato su Circulation: Heart Failure. “L’insicurezza alimentare è emersa come un fattore molto importante per le malattie cardiovascolari ed è…
LeggiTrattamento intensivo della pressione: nella vita reale si sono persi i risultati positivi dello studio SPRINT
I benefici del trattamento intensivo della pressione arteriosa sulla morte per cause cardiovascolari e sulla mortalità per tutte le cause osservati a breve termine nello studio SPRINT non sono durati molto oltre la conclusione dell’intervento dello studio, secondo quanto si riferisce su JAMA Cardiology.…
LeggiNegli ipertesi la terapia con antagonisti del recettore dell’angiotensina riduce l’epilessia
Secondo uno studio pubblicato su JAMA Neurology, i pazienti con ipertensione che ricevono una terapia con un antagonista del recettore dell’angiotensina hanno una significativa diminuzione dell’incidenza di epilessia. “L’ipertensione arteriosa è associata a una maggiore incidenza di epilessia, ma i risultati di studi recenti…
LeggiValori variabili di pressione sanguigna possono far peggiorare le malattie renali
Tra i pazienti con ipertensione, la variabilità della pressione sanguigna a breve termine è correlata al peggioramento delle malattie renali, per esempio con un calo dell’eGFR, secondo uno studio pubblicato sull’American Journal of Kidney Diseases. “Il ruolo prognostico della variabilità della pressione sanguigna a…
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