Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Laboratory Physicians, i pazienti che presentano coronaropatia e sono in terapia con statine hanno un’infiammazione della parete vascolare inferiore rispetto a quelli che non assumono tali farmaci. “L’iperlipidemia, uno dei fattori di rischio dell’aterosclerosi, alla base delle…
LeggiCanale Medicina: Colesterolo & coronaropatie
Atorvastatina: efficacia e intercambiabilità tra la formulazione originale e generica
Secondo uno studio pubblicato su Lipids in Health and Disease, in una coorte di pazienti che hanno assunto atorvastatina come generico oppure originale, non sono stati osservati cambiamenti significativi nei valori di colesterolo LDL nei vari scenari di passaggio tra un tipo e l’altro,…
LeggiI livelli di HDL-C sono associati agli eventi avversi dopo infarto miocardico
Secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Cardiology, in pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST, livelli normali di colesterolo lipoproteico ad alta densità erano associati a meno eventi avversi cardiovascolari e cerebrovascolari maggiori ospedalieri e a minore mortalità per tutte…
LeggiColesterolo alto e malattia parodontale: esiste un’associazione, seppure mediata da fattori confondenti
Secondo uno studio pubblicato su Cureus, esiste una debole associazione tra livelli di colesterolo alto e malattia parodontale. “Abbiamo voluto indagare l’associazione tra livelli elevati di colesterolo e la prevalenza della malattia parodontale tra i pazienti negli Stati Uniti, utilizzando i dati del National…
LeggiNei maschi e nei diabetici con coronaropatia e psoariasi la lipoproteina(a) è un marcatore della prognosi
Nei pazienti con psoriasi e coronaropatia, alti livelli di lipoproteina(a) sono correlati a una prognosi sfavorevole in chi soffre di diabete e nelle persone di sesso maschile, secondo uno studio pubblicato su Lipids in Health and Disease. “Il valore prognostico della lipoproteina (Lp)(a) nei…
LeggiESC 2023. Ipercolesterolemia: con acido bempedoico -20% rischio di eventi cardiovascolari gravi nei pazienti ad alto rischio
L’acido bempedoico, medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale, riduce significativamente il rischio di eventi cardiovascolari (CV) totali e non provoca alcun aumento della glicemia o dell’incidenza di diabete di nuova insorgenza in pazienti ad alto rischio di malattie cardiovascolari. A dimostrarlo sono i risultati di…
LeggiLa dimensione delle particelle di lipoproteine è importante per la discriminazione del rischio di mortalità
Le associazioni tra le particelle di lipoproteine, in particolare quelle di lipoproteine ad alta densità, con la mortalità per tutte le cause e cardiovascolare tra i pazienti con diabete di tipo 2 variano significativamente in base alle dimensioni delle particelle stesse, secondo uno studio…
LeggiL’apolipoproteina B è un parametro preciso e accurato su cui basarsi per le terapie ipolipemizzanti
Accuratezza, precisione e selettività nella misurazione sono vantaggi decisivi per l’utilizzo dell’apolipoproteina B come parametro su cui basarsi nell’era moderna delle terapie ipolipemizzanti intensive, secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association. “C’è preoccupazione rispetto al fatto che la misurazione dell’apolipoproteina…
LeggiColesterolo residuo non a digiuno correlato all’incidenza delle malattie cardiovascolari
L’analisi di un’ampia coorte canadese, i cui risultati sono pubblicati su CMAJ Open, ha mostrato che il colesterolo residuo non a digiuno ha una relazione positiva con l’incidenza di malattie cardiovascolari, a differenza del colesterolo lipoproteico a bassa densità. “Studi europei hanno dimostrato che…
LeggiBetaina e colina nella dieta in quantità maggiori riducono il colesterolo totale e aumentano le HDL
L’aumento delle quantità di colina e betaina nella dieta, insieme a un’attività fisica moderata o alta, fa crescere il valore del colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL-C) e riduce la glicemia a digiuno. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su BMC Endocrine Disorders,…
LeggiAcido urico elevato e colesterolo HDL basso: un effetto sinergico negativo sulla prognosi dell’infarto
La coesistenza di alti valori di acido urico e di un basso colesterolo lipoproteico ad alta densità ha un effetto sinergico sulla prognosi dell’infarto acuto, e offre informazioni per la stratificazione del rischio dei pazienti con questa patologia, secondo uno studio pubblicato su Frontiers…
LeggiPazienti diabetici ad alto rischio aterosclerotico: le sole statine non bastano per ridurre il colesterolo
In pazienti con diabete e alto rischio di malattia cardiovascolare aterosclerotica, i regimi che utilizzano inibitori PCSK9 ed ezetimibe, oltre alla terapia con statine massimamente tollerata, sono più efficaci della sola terapia con statine nel raggiungere il colesterolo target, secondo uno studio pubblicato su…
LeggiIpercolesterolemia familiare: lipoproteina (a) fattore di rischio aggiuntivo per l’ispessimento della parete arteriosa
Le concentrazioni di lipoproteina(a) contribuiscono in modo significativo all’ispessimento della parete arteriosa nei bambini con ipercolesterolemia familiare, secondo uno studio pubblicato su Lancet Diabetes & Endocrinology. “Valori elevati di lipoproteina (a) e l’ipercolesterolemia familiare sono condizioni di rischio indipendenti per le malattie cardiovascolari. Sebbene…
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