Le terapie antiretrovirali che contrastano l’infezione da HIV possono essere assunte in concomitanza con i trattamenti ormonali di affermazione di genere, senza che vi siano modifiche nell’efficacia di entrambi. A mostrarlo, su Clinical and Translational Science, è una ricerca guidata da Kevin Lam, della…
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HIV: gestione infermieristica associata a migliori parametri cardiaci
Una strategia con gestione rafforzata condotta da infermieri aiuterebbe a ridurre i fattori di rischio cardiovascolare tra le persone con HIV che ricevono terapia antiretrovirale. A mostrarlo è un team guidato da Christopher Longenecker, dell’Università di Washington di Seattle, che ha pubblicato i risultati…
LeggiFratture da compressione vertebrale: la cifoplastica potrebbe ridurre il consumo di oppioidi rispetto alla gestione conservativa
Secondo uno studio pubblicato su Cureus, la cifoplastica può essere associata a una riduzione sia dell’uso di oppioidi che dei punteggi del dolore nei pazienti naïve agli oppioidi con frattura da compressione vertebrale. “Abbiamo voluto valutare l’uso di oppioidi nei 90 giorni successivi alla…
LeggiLa Cina è il paese che soffre di più per la lombalgia
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Global Health, la Cina ha il maggior numero di persone affette da lombalgia nel mondo, anche se la prevalenza standardizzata per età è diminuita. “La lombalgia (LBP) è considerata un problema urgente di salute pubblica a livello…
LeggiLombalgia da disfunzione del multifido: neurostimolazione riparativa riduce dolore e assunzione di farmaci
Secondo uno studio pubblicato su Neuromodulation, la neurostimolazione riparativa offre benefici clinicamente sostanziali e duraturi con un profilo di sicurezza favorevole in pazienti con lombalgia cronica refrattaria associata a disfunzione del muscolo multifido. “Gli adulti con lombalgia cronica meccanica refrattaria associata a controllo neuromuscolare…
LeggiDissezione linfonodale pelvica mininvasiva: la tecnica laparoscopica comporta minore durata e meno perdita di sangue
Secondo uno studio pubblicato su Gynecology and Minimally Invasive Therapy, eseguire la dissezione linfonodale pelvica con tecnica laparoscopica tradizionale comporta alcuni vantaggi rispetto alla tecnica robotica, ma la gestione robot-assistita permette di resecare più linfonodi pelvici. “Abbiamo cercato di confrontare i risultati chirurgici per…
LeggiCarcinoma dell’uraco: la chirurgia robotica è sicura, ora resta da valutare l’efficacia
La cistectomia parziale assistita da robot ha una bassa incidenza di esiti avversi nei pazienti con carcinoma dell’uraco. Questo è quanto conclude una revisione della letteratura pubblicata su BJUI Compass, nel quale si legge anche che saranno necessari studi controllati, idealmente randomizzati, per stabilire…
LeggiCarcinoma a cellule renali: tecniche mininvasive riducono degenza e rischio di complicanze
Nei pazienti sottoposti a nefrectomia parziale per carcinoma a cellule renale, un intervento mininvasivo laparoscopico era associato a minore sanguinamento, a una degenza più breve e a un rischio complessivo di complicanze inferiore all’intervento in aperto, e gli esiti oncologici a lungo termine non…
LeggiTecniche mininvasive in chirurgia addominale d’urgenza negli anziani: più semplice il recupero
Secondo uno studio pubblicato su BMC Geriatrics, quando si trattano pazienti anziani con una chirurgia addominale d’urgenza, utilizzare una tecnica laparoscopica riduce il declino funzionale fisico postoperatorio. “Sempre più pazienti anziani necessitano di un intervento chirurgico addominale d’urgenza per l’addome acuto, ma queste persone…
LeggiToracoscopia video-assistita: blocchi regionali per ridurre il consumo di oppioidi intraoperatorio
L’analgesia epidurale toracica (TEA) e il blocco paravertebrale toracico (TPVB) sono associati a un effetto di risparmio intraoperatorio di oppioidi negli adulti sottoposti a toracoscopia video-assistita, mentre l’effetto di risparmio del blocco del piano anteriore del dentato (SAPB) non è ancora ben chiaro, secondo…
LeggiI marker di previsione di un infarto
I risultati di un modello che coinvolge 48 proteine e 43 metaboliti, oltre all’età, al sesso e alla pressione sanguigna sistolica, potrebbero indicare che una persona è a maggior rischio di infarto del miocardio entro i prossimi 6 mesi, secondo uno studio di coorte…
LeggiDifferenze di sesso nell’epidemiologia dell’emorragia intracerebrale
A fine febbraio il Journal of the American Heart Association ha dedicato uno spotlight issue alla salute cardiovascolare delle donne. Tra gli articoli pubblicati figura una ricerca condotta dai ricercatori de L’Aquila che mostra una minore incidenza di emorragia intracerebrale spontanea (ICH) nelle donne…
LeggiAssociazione tra uso di cannabis e malattie cardiovascolari
Un nuovo studio condotto presso l’Università della California ha sollevato preoccupazioni riguardo all’uso della cannabis e ai suoi potenziali effetti sul cuore e sui vasi sanguigni. I risultati, pubblicati nel Journal of the American Heart Association, suggeriscono che l’uso della cannabis potrebbe aumentare il…
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