Gli adolescenti sono oltre tre volte più vulnerabili allo sviluppo di una dipendenza da cannabis rispetto agli adulti. Lo rileva uno studio condotto dai ricercatori dell’UCL e del King’s College di Londra pubblicato dal Journal of Psychopharmacology.
I ricercatori hanno condotto un’analisi trasversale nell’ambito dello studio “CannTeen” . I partecipanti erano 274 e ed erano suddivisi in 4 gruppi: adolescenti che facevano uso di cannabis (76 tra i 16 e i 17 anni), controlli adolescenti (63), adulti che facevano uso di cannabis (71 tra i 26 e i 29 anni) e controlli adulti (64 ). Tra i consumatori, la frequenza del consumo di cannabis variava da 1 a 7 giorni la settimana, mentre i controlli avevano fatto uso di cannabis dalle 0 alle 10 volte nell’arco di tutta la vita.
Gli autori hanno valutato la presenza di disturbo da uso di cannabis (CUD) e hanno osservato che gli adolescenti avevano maggiori probabilità di avere un CUD grave rispetto agli adulti (odd ratio = 3,474, intervallo di confidenza (CI) 95% = 1,501–8,036). Gli utilizzatori di cannabis hanno riportato un numero maggiore di sintomi simil-psicotici rispetto ai controlli (b = 6,004, IC 95% = 1,211–10,796) e gli adolescenti hanno riportato più sintomi simil-psicotici rispetto agli adulti (b = 5,509, IC 95% = 1,070–9,947). L’uso di cannabis però non era associato a depressione o ansia. In generale la presenza di CUD grave era associato a una salute mentale peggiore.
Bibliografia:
The CannTeen Study: Cannabis use disorder, depression, anxiety, and psychotic-like symptoms in adolescent and adult cannabis users and age-matched controls. https://doi.org/10.1177/02698811221108956