Se scrollando sullo smartphone o computer, utilizzando più schermate o partecipando a una riunione virtuale in cui qualcun altro sta controllando lo schermo, hai provato nausea o disorientamento c’è un termine per questo: Cybersickness o cinetosi digitale.
I sintomi sono simili a quelli del mal d’auto o di mare e colpiscono una fetta importante di persone. Per fare un passo avanti verso la prevenzione di questo disturbo gli studiosi dell’Università del Maryland, per un articolo pubblicato sulla rivista Virtual Reality, hanno registrato l’attività cerebrale di alcuni utenti di realtà virtuale utilizzando un esame, l’elettroencefalografia, per comprendere meglio cosa accada nel cervello. I partecipanti allo studio hanno sperimentato un volo virtuale di un minuto in uno spazioporto futuristico. La simulazione includeva cadute rapide e virate rotanti progettate per evocare un moderato grado di cinetosi digitale.colpro che hanno preso parte alla ricerca hanno anche segnalato il loro livello di disagio in tempo reale con un joystick.
Ciò ha aiutato i ricercatori a identificare quali segmenti del test intensificassero i sintomi. Gli studiosi sono stati in grado di stabilire una correlazione tra l’attività cerebrale registrata e i sintomi auto-riferiti dai partecipanti. Il lavoro fornisce a loro parere un nuovo punto di riferimento, aiutando gli psicologi cognitivi, gli sviluppatori di giochi e i medici che cercano di saperne di più sulla cinetosi digitale e su come alleviarla.