Mortalità per Covid in terapia intensiva maggiore rispetto a influenza grave 

I pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid-19 hanno esiti peggiori di pazienti ricoverati in terapia intensiva per influenza grave: la mortalità nel primo caso è  del 40%, contro il 19% dell’influenza.   Lo rivela una ricerca pubblicata sugli Annals of the American Thoracic Society da Natalie Cobb, della University of Washington, basata sullo studio di tutti i dati clinici di 65 pazienti critici con COVID-19 e 74 pazienti critici con influenza A o B, tutti ricoverati in terapia intensiva tra il primo gennaio 2019 e il 15 Aprile del 2020.

Ebbene, è  emerso che a parità  di condizioni che possono influenzare la prognosi di ciascun paziente (età , altre malattie pregresse, sesso, gravità di condizioni in terapia intensiva), i pazienti con influenza hanno una mortalità  inferiore (19%) rispetto ai pazienti Covid (40%).   Non solo questi ultimi necessitano più a lungo della ventilazione meccanica, ma sviluppano più  spesso la sindrome respiratoria acuta grave (caratterizzata da grave infiammazione polmonare) e hanno esiti peggiori di un paziente con influenza che sviluppi a sua volta la sindrome respiratoria acuta grave.

Lo studio evidenzia delle differenze notevoli negli esiti delle due infezioni. “Con l’aumento dei casi di COVID-19 (in questa seconda ondata) e l’approssimarsi della stagione influenzale – sostiene Cobb –  è possibile che vedremo dei picchi nei tassi di ospedalizzazione e ricovero in terapia intensiva, che potrebbero portare al sovraccarico del nostro sistema sanitario”. “Incoraggio fortemente – conclude – le persone a vaccinarsi per l’influenza e a continuare a rispettare le misure di distanziamento e l’uso della mascherina per limitare la diffusione della sindrome COVID-19”.

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