(Reuters Health) – Le donne che assumono una terapia ormonale post-menopausa (MHT) presentano una maggior varietà di batteri benefici nelle urine che possono contribuire alla protezione dalle infezioni del tratto urinario (UTI) ricorrenti.
“A quanto sappiamo, si tratta della prima analisi mirata dei batteri nell’apparato urogenitale delle donne in post-menopausa e i risultati indicano che l’uso di estrogeni si associa a elevati livelli di Lactobacilli nelle urine, il che potrebbe offrire una protezione contro l’infezione”, dice Nicole J. De Nisco del Dipartimento di scienze biologiche dell’Università del Texas di Dallas ,autrice dello studio.
UTI ricorrenti sono comuni nelle donne in post-menopausa e hanno un “profondo impatto sulla qualità della vita e le terapie antibiotiche non hanno successo”, sottolinea De Nisco.
Lo studio
I ricercatori hanno usato il sequenziamento metagenomico dell’intero genoma per definire e comparare i microbiomi genitourinari di tre gruppi di donne in post-menopausa: 25 donne che non avevano mai contratto una UTI, 25 con UTI ricorrenti in passato ma nessuna infezione attiva, e 25 con UTI ricorrenti e infezione attiva.
“L’analisi del DNA ha mostrato due cose”, osserva De Nisco,“Primo, le donne che hanno infezioni ricorrenti hanno meno tipi di batteri nelle urine rispetto a quelle che non hanno infezioni; le donne che non presentano UTI ricorrenti hanno circa 10 volte più varietà di batteri. Secondo, 34 delle donne assumevano una terapia ormonale tendevano ad avere più batteri di tipo Lactobacillus nelle urine, cosa che potrebbe implicare che gli estrogeni nella terapia ormonale supportano la crescita dei Lactobacilli nell’apparato urogenitale”.
Fonte: European Association of Urology Virtual Congress
Megan Brooks
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)