Chi soffre di emicrania ha un cervello ipereccitabile e precisamente la parte della corteccia visiva. A rilevarlo è uno studio condotto dalle università di Birmingham e Lancaster, pubblicato sulla rivista scientifica Neuroimage: Clinical.
“La maggior parte delle persone che soffre di emicrania riferisce di provare sensazioni visive anormali nella loro vita quotidiana, ad esempio allucinazioni elementari, disagi visivi e sensibilità alla luce eccessiva”, spiega Terence Chun Yuen Fong, autore principale dello studio.
Per arrivare a individuare questa connessione gli studiosi hanno analizzato 60 persone, metà delle quali soffrivano regolarmente di emicrania. A loro è stata fatta vedere un’immagine ed è stato chiesto di valutarla in base al fatto che fosse scomoda da guardare o ad eventuali fenomeni visivi associati al vederla. In un ulteriore test, i partecipanti sono stati sottoposti a un elettroencefalogramma per tracciare e registrare i modelli di onde cerebrali quando venivano presentati gli stimoli visivi. In entrambe le prove, i ricercatori hanno trovato una differenza nella corteccia visiva, notando la differenza marcata nel gruppo di malati di emicrania.
“Il nostro studio fornisce la prova che ci sono probabilmente anomalie specifiche presenti nel modo in cui la corteccia visiva dei malati di emicrania elabora informazioni dal mondo esterno. Tuttavia, sospettiamo che sia solo una parte del quadro, dal momento che gli stessi schemi di attività possono essere visti anche nei non emicranici sensibili a determinati stimoli visivi”, spiega Ali Mazaheri, autore senior del lavoro.
“Questo disagio visivo – spiega il direttore del Centro Regionale per le Cefalee dell’Università Sapienza presso l’Ospedale Sant’Andrea di Roma, Paolo Martelletti – è più pronunciato negli emicranici con aura, e che comunque fa parte di un complesso sistema di disabilità sensoriale e percettiva verso stimoli nocivi esterni (luce, odori, rumori) e che si attenua o scompare dopo trattamento di prevenzione con farmaci specifici come la tossina botulinica o gli anticorpi monoclonali che bloccano il Cgrp, molecola strategica nell’emicrania”.