Altro che più sani, l’evoluzione ha reso gli uomini più scaltri e più alti. A dirlo sono i ricercatori dell’Università di Edimburgo guidati da Jim Wilson, dopo aver analizzato i dati genetici raccolti da oltre 100 studi condotti in tutto il mondo, e che hanno coinvolto oltre 350mila persone di comunità rurali e urbane.
Descritto sulla rivista Nature, la ricerca spiega che ad influire è soprattutto la “varietà” genetica. Chi è nato cioè da genitori con origini genetiche diverse tende ad essere più alto e furbo degli altri. Analizzando le sequenze genetiche identiche ereditate da entrambi i genitori, i ricercatori hanno visto, infatti, che maggiore è la diversità genetica, più aumentano altezza e competenze cognitive, così come i livelli di istruzione. La diversità genetica non ha, invece, alcun effetto su altri fattori, come l’ipertensione o i livelli di colesterolo.
Finora si pensava che i legami tra famiglie chiuse aumentassero il rischio di malattie complesse, ma i ricercatori hanno scoperto che non è così. I soli tratti che sembrano essere influenzati dalla diversità genetica sono quelli dell’altezza, dell’intelligenza e dell’istruzione. L’effetto è equivalente a discendenti fino ai primi cugini di 1,2 centimetri più bassi e con 10 mesi in meno di studi. Ciò suggerisce, conclude lo studio, che nel tempo l’evoluzione ha favorito le persone con una maggior statura e intelligenza, ma non abbia influito sul rischio di sviluppare gravi malattie.