Potrebbero viaggiare “per aria” i taxi del futuro. Veicoli elettrici a decollo e atterraggio verticale non percorreranno più chilometri di asfalto, ma fenderanno l’aria per una scelta prima di tutto sostenibile dal punto di vista ambientale. O quanto meno per le lunghe distanze. Secondo lo studio pubblicato su Nature Communications e guidato dall’Università del Michigan, per lunghi viaggi e a pieno carico le auto volanti consumano una quantità inferiore di energia e inquinano meno sia dei veicoli a benzina che di quelli elettrici, candidandosi quindi come valida alternativa per i taxi aerei del futuro.
La sfida che deve affrontare oggi il settore dei trasporti è quella di conciliare le esigenze dei passeggeri con la riduzione dell’emissione di inquinanti e della congestione sulle strade. Tra le soluzioni suggerite spiccano le automobili elettriche volanti con decollo e atterraggio verticale, o Vtol (da Vertical take-off and landing). I ricercatori guidati da Akshat Kasliwal hanno quindi investigato l’effettiva convenienza di questi mezzi di trasporto futuristici, prendendo in considerazione i consumi di energia e le emissioni di gas serra.
I risultati indicano che per viaggi brevi, sotto i 35 chilometri, le auto volanti non rappresentano una buona soluzione, perché consumerebbero e inquinerebbero di più rispetto ad auto a benzina ed elettriche, soprattutto a causa del notevole dispendio energetico del decollo. La situazione cambia per viaggi di circa 100 chilometri: con un solo passeggero a bordo, l’emissione di inquinanti è più bassa del 30% rispetto ai veicoli a benzina e più alta del 40% rispetto a quelli elettrici; invece, con almeno tre passeggeri a bordo, le automobili volanti inquinano meno di entrambi, rispettivamente del 52% e del 6%.