(Reuters Health) – Gli anziani con diabete di tipo 1 generalmente passano più di un’ora al giorno nel range ipoglicemico; tra questi, coloro che non si rendono conto di avere la glicemia bassa possono trascorrere oltre 100 minuti al giorno in questo range pericoloso. L’evidenza emerge da uno studio condotto da un team dell’I.nternational Diabetes Center di Minneapolis, coordinato da Anders Carlson.
Lo studio
Il team ha analizzato dati in cieco sul monitoraggio continuo del glucosio (CGM) raccolti al basale in uno studio randomizzato sull’effetto di questa pratica sull’ipoglicemia in 203 adulti con un’età minima di 60 anni e con diabete di tipo 1.
Complessivamente, i dati indicano che i pazienti passano circa 72 minuti al giorno in ipoglicemia (glicemia <70 mg/dl) e circa 24 minuti al giorno con una glicemia pericolosamente bassa (<54 mg/dl).
La difficoltà a rendersi conto della glicemia bassa è stata associata a un maggior tempo trascorso con livelli di glucosio <70 mg/dl (101 min/giorno) e <54 mg/dl (43 min/giorno).
Nel complesso, gli anziani hanno passato il 57% del tempo nel range glicemico target compreso tra 70 e 180 mg/dl (13,7 ore al giorno), il 35% del tempo in iperglicemia (al di sopra di 180 mg/dl, 8,4 ore al giorno) e il 12% del tempo in grave iperglicemia (al di sopra di 250 mg/dl, 2,8 ore al giorno).
Lo status di pensionato è risultato associato a un maggior tempo passato nel range glicemico target. I pensionati hanno trascorso anche meno tempo in iperglicemia o grave iperglicemia. Una dose giornaliera totale più bassa di insulina è stata correlata a un maggior tempo all’interno del range.
Fonte: The Endocrine Society 2019 Annual Meeting
Megan Brooks
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)