A quanto pare sentire le voci e vedere cose che altri non vedono, è più frequente di quanto si possa pensare. E non avviene solo in chi soffre di psicosi o di allucinazioni. A questo sono arrivati i ricercatori di uno studio internazionale guidato dal Brain Institute dell’University of Queensland, in Australia, secondo i quali è un’esperienza che vive circa una persona su 20. Lo studio, che ha coinvolto 30 mila persone di 19 paesi diversi, ha esaminato per lo più persone che vivono nella comunità, hanno un lavoro e sono in salute.
“Talvolta le voci commentano le loro azioni oppure possono descrivere ciò che la persona sta facendo. Altre volte invece, queste voci parlano proprio della persona, o le danno ordini”, scrive il responsabile dello studio, il neurobiologo John McGrath, sulla rivista JAMA Psychiatry dell’American Medical Association. I risultati contraddicono la credenza comune in psichiatria, secondo cui solo chi soffre di schizofrenia o di altre psicosi sente voci nella testa. “Si tratta di un indizio importante, per capire quale parte del cervello non funziona correttamente, alterando i circuiti che controllano il linguaggio, l’ascolto e la parola”, sostiene McGrath.
“Sarà possibile comprendere i meccanismi sottostanti, che causano allucinazioni solo transitorie oppure di condizioni più persistenti. Se riuscissimo a separare queste due tipologie e i meccanismi sottostanti, potremmo scoprire la causa di questi sintomi”, aggiunge. “C’è da domandarsi – conclude McGrath – se avere queste esperienze possa aumentare il rischio di depressione o di disturbi di ansia andando avanti con l’età. Conoscere questi sintomi potrebbe aiutare a creare una procedura di screening per intervenire tempestivamente”, conclude.