Nel nostro intestino vivono ben 2.000 specie di batteri differenti. A realizzare la mappa dei batteri intestinali è stato un team di ricercatori dello European Molecular Biology Laboratory (EMBL) e del britannico Wellcome Sanger Institute. I risultati, pubblicati su Nature, sono un passo in avanti per censire e analizzare tutti i microrganismi che popolano l’intestino umano, al fine di comprendere meglio le malattie di questo organo.
L’intestino umano ospita molte specie di microrganismi, collettivamente chiamati microbiota intestinale. Nonostante ampi studi condotti finora, ancora non si è riusciti a identificare le singole specie e quali ruoli svolgono nella salute umana. Questo perché molte specie sono poco abbondanti e altre non riescono a sopravvivere al di fuori dell’intestino.
I ricercatori hanno superato questo problema grazie a un software che ha analizzato le informazioni relative al Dna dei batteri gastrointestinali contenute nei database pubblici. Questo ha permesso di ricostruire le sequenze genetiche e di identificare circa 1.952 specie non conosciute prima. “I metodi computazionali ci permettono di conoscere meglio le specie batteriche che vivono nell’intestino umano, come si sono evolute e che tipo di ruoli possono svolgere”, ha rilevato Alexandre Almeida, dell’EMBL e del Wellcome Sanger Institute.
“Ricerche come questa – ha osservato Trevor Lawley, del Wellcome Sanger Institute – ci stanno aiutando a creare un cosiddetto progetto dell’intestino umano, che in futuro potrebbe aiutarci a capire meglio la salute umana e le malattie di questo organo e persino a guidare la diagnosi e il trattamento”.