La tendenza al suicidio potrebbe essere legata ai geni. Secondo quanto riportato da uno studio apparso su Molecular Psychiatry, sarebbero quattro le varianti genetiche che potrebbero aumentare il rischio di suicidio, indipendentemente da fattori ambientali come lo stress dovuto ad un divorzio, la disoccupazione, la perdita di una persona cara o l’accesso ad armi da fuoco.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), quasi 800.000 persone muoiono per suicidio ogni anno e tra le persone di età compresa tra 15 e 29 anni è la seconda causa di decesso in tutto il mondo. Alcuni studi hanno evidenziato che i fattori genetici giocano un ruolo chiave e pesano per circa il 50%.
Per identificare i geni che aumentano il rischio, i ricercatori dell’Università dello Utah Health di Salt Lake City hanno usato tecniche di sequenziamento genomico sui membri di 43 famiglie che avevano un parente che si era tolto la vita. Inoltre, hanno esaminato complessivamente le varianti genetiche in oltre 1.300 campioni di Dna di persone che si erano suicidate in Utah.
L’analisi ha rivelato variazioni specifiche in quattro geni che possono aumentare il rischio: SP110, AGBL2, SUCLA2 e APH1B. Inoltre, sono stati identificati altri 207 geni (di cui 18 già precedentemente sospettati) che necessitano di ulteriori analisi. “La genetica è solo una parte del problema. Ma speriamo che queste scoperte ci portino a individuare persone altamente suscettibili in modo da poter sviluppare interventi di prevenzione migliori”, dice Douglas Gray autore principale dello studio.