La sindrome dell’occhio secco, a causa della quale gli occhi non sono correttamente lubrificati dalle lacrime, potrebbe ridurre fino al 10% la velocità di lettura e inficiare il regolare svolgimento delle attività quotidiane che richiedono una concentrazione visiva di più di 30 minuti. A spiegarlo è uno studio della Johns Hopkins university su Optometry and Vision Science.
La sindrome dell’occhio secco, che solo negli Usa colpisce milioni di adulti, soprattutto dai 50 anni in su, può causare disturbi e problemi visivi. “Molti dei miei pazienti hanno una vista perfetta, ma si lamentano di non poter guidare la notte o in zone poco conosciute, di non poter leggere caratteri stampati piccoli o lavorare al computer”, spiega Esen Akpek, coordinatrice dello studio.
Per la ricercatrice il tradizionale test sulla velocità di lettura dell’occhio su 75 parole non è adatto a rilevare questi problemi, perché si concentra più sull’acutezza della vista. “Le persone con l’occhio secco sono quasi del tutto incapaci di avere buone performance di lettura perché le loro lacrime non lubrificano abbastanza velocemente la superficie dell’occhio”, continua.
La conferma è arrivata studiando un gruppo di 186 persone, con un’età media di 63 anni, che non avevano usato lacrime artificiale nelle 24 ore precedenti il test, in cui dovevano leggere un brano di 7.200 parole, che gli ha richiesto circa 30 minuti. Si è così visto che chi aveva il disturbo in forma importante riusciva a legge